Manca davvero poco al Natale, una delle più belle occasioni dell'anno per riunire la famiglia, magari intorno ad un caminetto scoppiettante, ma sicuramente seduti tutti intorno ad una bella tavola imbandita, non importa se per via della crisi ci saranno meno piatti, ma una cosa non mancherà di certo: i dolci.

Ed è qui che noi genitori e nonni dovremmo chiederci quali dolci possono mangiare i nostri bambini a seconda dell'età, senza farli incorrere in disturbi intestinali con preparazioni elaborate, in quanto il fegato non è ancora maturo, mentre per brindare va bene acqua frizzante, the o bevande colorate.

Lo svezzamento è una tappa cruciale per lo sviluppo del bambino, ma una nuova ricerca gli attribuisce addirittura la responsabilità di aumentare le possibilità di sviluppare diabete di tipo 1 se troppo precoce o tardivo. 

 

Questo è stato attestato da una ricerca statunitense condotta dalla Colorado School of Public Health e  del Barbara Davis Center for Childhood Diabetes, entrambi dell'Università del Colorado e pubblicata su "Jama Pediatrics". 

 

L'allarme arriva dalla rivista "Pediatrics": le mamme propongono ai bambini il cibo solido prima dei 4 mesi, spesso quando ancora non sono pronti a digerirlo. Lo afferma uno studio del Center for Diseases Control and Prevention - CDC di Atlanta, centro di riferimento mondiale per gli studi su controllo e prevenzione delle malattie, pubblicato qualche giorno fa dalla rivista Pediatrics.

I ricercatori statunitensi hanno intervistato telefonicamente più di milletrecento mamme e hanno scoperto che il 40% aveva dato a volte cibi solidi ai figli addirittura prima dei quattro mesi, e il 9% appena dopo quattro settimane dalla nascita. Questo anche se tutte le linee guida più moderne affermano che la dieta migliore per i primi sei mesi del neonato sia quella esclusivamente a base di latte materno, e nel caso questo non fosse disponibile, il miglior sostituto è quello artificiale. attorno ai sei mesi, la maggioranza dei bambini mostra interesse per altri alimenti (alimenti solidi) oltre al latte materno. Ammesso che il bambino sia in buona salute, ai genitori si deve consigliare di osservare il comportamento dei figli e di rispondervi in maniera appropriata (cioè di non forzare mai il lattante a mangiare).

Da una ricerca fatta dagli studiosi dell’Università dell’Illinois e pubblicata su “Journal of Food Science” è scaturito che, nei bambini , un alimentazione ricca di pesce migliora lo sviluppo del cervello e del sistema nervoso.

Come consiglia la dottoressa Susan Brewer che ha condotto lo studio, i bambini hanno bisogno di molti di acidi grassi omega-3 e quando il latte materno viene sostituito con un alimentazione solida o con latte artificiale, questi importanti elementi vengono a mancare, quindi visto che il bambino non sviluppa le preferenze alimentari prima dei 5 anni di età, il consiglio è quello di “educare” i piccoli al gusto del pesce.

Nel corso del meeting Media Tutorial "Merry Christmas and Happy New Milk", gli esperti, il Prof. Gian Vincenzo Zuccotti e il Prof. Claudio Maffeis, hanno approfondito il ruolo dell'alimentazione nella prima infanzia in relazione allo sviluppo delle potenzialità genetiche come base della salute futura dell'individuo.

I risultati dell'incontro, hanno confermato come la salute futura dei bambini dipenda da cosa mangiano da piccoli. Si è parlato anche di come il latte vaccino debba essere introdotto a partire dal 12° mese di età e non prima, come avviene invece per il 64% delle mamme. Questo per la quantità di ferro presente nel latte materno, mentre il latte vaccino è ricco di proteine e povero in ferro.