Da uno studio dell'Institute of Environmental Health dell'Università di Vienna, pubblicato sulla rivista Occupational and Environmental Medicine e emerso che, usare spesso il cellulare e per almeno 4 anni, raddoppia le probabilità di sviluppare il tinnito o acufene, ovvero quel fastidioso disturbo di ronzio continuo alle orecchie.

Questo disturbo colpisce in media dal 10% al 14% della popolazione.

Gli studiosi hanno esaminato 200 volontari, 100 colpiti da acufene e 100 sani e esaminando  i soggetti, facendo particolare attenzione sul loro uso del telefonino, hanno scoperto che, usare il mezzo per soli 10 minuti al giorno alza la soglia di rischio del 70%, mentre per chi fa 160 ore totali di conversazione, la possibilità si alza del 60%.

I ricercatori hanno affermato che la spiegazione non è ancora del tutto chiara, in quanto è stato constatato che, chi ha fatto più di 4000 chiamate rischiava meno rispetto a chi restava sotto la stessa soglia di telefonate.

Non avendo ancora ben chiaro come questo possa accadere, i ricercatori hanno affermato che, senza ombra di dubbio c’è una grandissima relazione tra acufene e telefonino, accreditando a questo  due ipotesi: la prima è che, la postura necessaria della testa per telefonare spinga il flusso di sangue solo in una parte di essa, con danni nelle zone dove questo è minore, la seconda invece afferma che, le onde radio emesse dal cellulare disturberebbero la coclea, ovvero l'organo interno dell'orecchio che converte i suoni in impulsi elettrici per il cervello.

Comunque sia, l’acufene è un disturbo che interferisce gravemente sulla quotidianità delle persone e sono pochissimi gli interventi che possono ridurre in maniera efficace questa patologia, pertanto l’unico modo per evitare il disturbo è la prevenzione, partendo soprattutto nel limitare più possibile l’uso del cellulare.

Fonte: AGI