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Scritto da Cristina Fiore
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Giovedì 19 Novembre 2009 00:00 |
La voce materna si colloca a metà tra i suoni interni e quelli esterni, dato che viene percepita sia come suono esogeno che endogeno, attraverso la trasmissione ossea e gli organi interni. La voce materna giunge al feto più deformata rispetto alle altre voci, in quanto scompaiono le componenti armoniche più acute. Il feto non riconosce le singole parole, ma percepisce i tratti prosodici, rappresentati da altezza, intensità, timbro, durata dei suoni emessi. Sono questi, infatti, i fattori che danno significato ad una frase parlata. In pratica quando si parla il veicolo di trasmissione del significato è dato dalla musica del linguaggio, per cui il feto anche se non discrimina le parole, ne può percepire il suo significato più profondo. Attraverso la voce si può stabilire una comunicazione tra madre e feto. Per questo si consiglia alla madre e anche al padre di parlare e di cantare rivolgendosi al nascituro.
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Scritto da Cristina Fiore
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Lunedì 16 Novembre 2009 00:00 |
Il bimbo prenatale è continuamente stimolato da suoni, rumori, voci, odori provenienti dalla cavità endouterina o dall’ambiente esterno. Il liquido amniotico e la placenta sono i primi trasmettitori e conduttori delle stimolazioni colte dal feto (Nathanielsz). Il bimbo endogestazionale è quindi dotato della capacità di ricevere stimoli e di entrare in contatto con il mondo; questi stimoli determinano la crescita neurofunzionale, cerebrale e motoria del feto. La respirazione veloce, che si ha quando la madre fuma, è considerata come uno sforzo da parte del feto per procurarsi sufficiente ossigeno. Questi fatti mostrano che la respirazione è uno dei primi comportamenti ad essere influenzati dallo stile di vita e dal grado di cultura della madre. Il rumore principale percepito in ambiente uterino quello del battito cardiaco della madre, nei mesi in cui è podalico le orecchie sono a diretto contatto col muscolo cardiaco materno, nei mesi in cui è in posizione cefalica avverte la pulsazione dell’arteria cardiaca uterina; sempre comunque il bimbo è avvolto dalla vibrazione del liquido amniotico prodotta dal pulsare cardiaco materno.
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Scritto da Cristina Fiore
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Martedì 10 Novembre 2009 04:45 |
L'ambiente intrauterino; in cui ogni essere umano vive il periodo della sua prima e più delicata formazione, ha connotazioni fortemente sonore: suoni che per la loro ritmicità e costanza costituiscono punti di riferimento per il feto (battito cardiaco, voce materna ), suoni improvvisi o di una certa durata provenienti dall'esterno del corpo materno, suoni più forti o più deboli, musiche che possono risultare gradevoli o sgradevoli... La percezione dei suoni, per via tattile e uditiva, è uno dei veicoli privilegiati per lo sviluppo di processi di orientamento, conoscenza e interazione da parte del piccolo nei confronti del mondo esterno. Attraverso i suoni, specie quelli della voce materna, infatti, il feto inizia a percepire i significati degli stati d'animo che quei suoni veicolano, e ad essi egli risponde con mutamenti del suo battito cardiaco e/o del suo stato (movimenti di vario tipo o stati di quiete).
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Scritto da Eva Forte
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Martedì 15 Settembre 2009 16:44 |
Abbiamo rivolto una domanda al Prof. Claudio Giorlandino che ci ha gentilmente risposto, portandoci a conoscenza delle risultanze della commissione sul parto del Ministero delle Pari Opportunità (da lui presieduta) Domanda: Carissimo Professor Giorlandino, sul forum si è acceso un dibattito sulla questione del Cesareo per scelta della madre. Molte donne dicono che preferirebbero il cesareo per ovviare i rischi di mortalità durante il parto naturale e da qui è uscito il dubbio sul perché durante il travaglio non venga effettuata una ecografia per verificare ad esempio che il feto non abbia il cordone ombelicale intorno al collo. Può aiutarci a sbrogliare questa matassa?
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Scritto da Eva Forte
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Martedì 24 Aprile 2007 16:29 |
Le vacanze sono alle porte e quest'anno, per chi ha il suo bel pancione, saranno attese ancora di più degli anni passati. Arriva finalmente il momento per goderti una sana e meritata vacanza, per rilassarti in previsione del parto e di una nuova vita. Se poi vuoi goderti la tua ultima vacanza romantica, pensando che dalla prossima estate avrai a che fare più con pannolini e cremine che con scenari romantici e cenette a lume di candela, puoi correre ai ripari con la vacanza BabyMoon, ossia la luna di miele per chi è in dolce attesa!
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