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La Cassazione decide che le coppie gay hanno pari diritti delle coppie etero |
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Scritto da Carmela Pelaia Venerdì 16 Marzo 2012 17:20 | |||
In Italia non esiste ancora una legge che permette i matrimoni omosessuali ma questo non significa che i gay abbiano meno diritti di una coppia di sposi. La Cassazione sostiene che i conviventi dello stesso sesso con una relazione stabile hanno diritto al riconoscimento della loro 'vita familiare', una sentenza depositata il 15 marzo e che ha raccolto i plausi delle associazioni omosessuali tornando a dividere la politica.
L'Italia non ammette ancora i matrimoni gay nè la trascrizione di quelli avvenuti all'estero, ma è comunque un grande passo avanti. Nelle 80 pagine della sentenza 4184 della Suprema Corte si legge la "intrascrivibilità delle unioni omosessuali dipende non più dalla loro inesistenza, e neppure dalla loro invalidità, ma dalla loro inidoneità a produrre quali atti di matrimonio, appunto, qualsiasi effetto giuridico nell'ordinamento italiano". La cassazione è intervenuta in seguito al ricorso presentato da due artisti di Latina, Antonio Gargiulo e Mario Ottocento, che si sono uniti in matrimonio nel 2002 a L'Aia in Olanda. La coppia ha chiesto la trascrizione del matrimonio al comune di Latina come atto pubblico ottenendo un rifiuto, ed è ricorsa sia al tribunale sia alla Corte d'Appello di Roma. Entrambi i ricorsi sono stati respinti, da qui la decisione di rivolgersi in Cassazione. Se è vero, dice la cassazione, che una recente sentenza della Corte Costituzionale ha negato il riconoscimento del diritto al matrimonio di persone dello stesso sesso (lasciando al Parlamento la patata bollente) è anche vero che una sentenza del 24 giugno 2010 della Corte di Strasburgo, riconosce il diritto delle coppie omosessuali ad una vita familiare e vivere liberamenteun vita di coppia. Infatti, aggiunge la cassazione, "è stata superata la concezione secondo cui la diversità di sesso dei nubendi è presupposto indispensabile, per così dire naturalistico della stessa esistenza del matrimonio". Le reazioni della sentenza non si sono fatte aspettare: da Gay Center a Equality Italia, dall'Arcigay al Circolo Mieli, dai Radicali al Pdci, c'è un'esultanza generale e chiedono al Parlamento di adeguare le norme italiane a quelle europee, in quanto i Supremi Giudici hanno preso atto dei cambiamenti sociali e si sono espressi in base al diritto.
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