In Spagna, lo scorso Natale, è nato il primo bambino "geneticamente selezionato" a cui è stato tolto il gene BRCA1, ovvero il maggior responsabile del cancro al seno, al pancreas e alle ovaie: il piccolo è nato tramite PMA e sottoposto a tecniche di diagnosi genetica pre-impianto per un tumore, visto che nella storia familiare della madre, il cancro era uno dei maggiori protagonisti.

L'intervento è stato realizzato dal programma di riproduzione assistita Puigvert-Sant Pau di Barcellona: in Spagna l'analisi pre-impianto è una pratica assolutamente legale per coprire se l'embrione è sano e quindi privo di malattie genetiche, la situazione è ben più complessa invece quando si tratta di diagnosticare un eventuale futuro tumore, questo perché, per procedere bisogna avere delle autorizzazioni speciali.

Infatti, la legge spagnola stabilisce che per avere l'approvazione ogni caso debba essere analizzato singolarmente, valutando diversi criteri come la gravità della malattia, l'esordio precoce e i trattamenti per prevenire la malattia: nel momento in cui il caso viene approvato la procedura di selezione prevede la fecondazione di diversi ovuli, così da produrre più embrioni per selezionare quelli senza il gene BRCA1.

La madre del piccolo infatti , ha chiesto prima l'autorizzazione alla Commissione Nazionale per la Riproduzione Assistita che ha dato l'ok, dopodiché, tramite la PMA, alla donna sono stati trasferiti due embrioni privi del gene BRCA1: dei due solo uno dei due è sopravvissuto e dopo nove mesi è nato il primo bebè spagnolo privo di questo tipo di gene.

Questo però, non significa che il neonato abbia il 100% delle probabilità di non sviluppare il tumore, ma le probabilità sono sensibilmente ridotte tra il 50 e l'80%.

La storia di questo bimbo è stata tenuta nascosta fino a poco tempo fa, in quanto questa procedura non può essere applicata tutti, il loro timore è stato quello di ricevere un boom di richieste che purtroppo non sarebbero state tutte esaudite: intanto, l'ospedale di Sant Pau è in attesa dell'approvazione di un altro caso simile a questo.

Fonte: La Stampa