Un emendamento del senatore Lucio Malan contenuto nel decreto "milleproroghe" approvato venerdì al Senato, illustra che i centri per la procreazione medicalmente assistita (Pma) dovranno inviare i dati in loro possesso al Ministero della Salute il quale li inoltrerà all'Istituto Superiore di Sanità e al Centro nazionale trapianti (Cnt).

Non è ancora noto come i centri che praticano la PMA debbano fare per inoltrare queste informazioni, ma queste indicazioni hanno il fine di informare l'utenza e il Ministero stesso, sulle procedure di qualità, sicurezza e tracciabilità del singolo centro: inoltre, sapere l'attività complessiva del centro è importante per rilevare l'attività regionale ed entrambi servono a comprendere come funziona la legge nel suo complesso.

Ma c'è di più! Questa procedura serve anche a far capire e ad informare gli eventuali pazienti sulle buone e le cattive pratiche,sui  buoni e i cattivi risultati dei diversi centri: in tutto questo c'è da dire che, le informazioni sulla privacy delle coppie non saranno violate, i pazienti infatti avranno il diritto di mantenere il loro anonimato.

C'era stata una piccola bufera, in quanto, su tale norma era stato contestato il fatto che le coppie non avrebbero avuto la loro riservatezza e quindi sarebbe stato violato il loro intimo su un tema così delicato e personale, come abbiamo già citato, per fortuna il pericolo è rientrato.

Fonte: Asca