Siamo entrati a pieno regime nel periodo delle ferie. Scuole chiuse e ricorso a nonni e centri estivi per far passare ai nostri figli giornate all'aria aperta e senza la noia delle mure domestiche. Il tutto in attesa delle tanto attese vacanze. Noi le nostre ferie al mare le abbiamo già fatte, in anticipo rispetto alla media vacanziera italiana e così ho potuto trarre le prime somme di come passiamo la quotidianità lontano da casa.

Passare le vacanze nei villaggi turistici permette a tutti di rilassarsi - ovviamente fatta eccezione per le mansioni di mamma e papà che ci portiamo sempre dietro 24 ore su 24 - ma anche di confrontarci con le altre famiglie. Quello che ho visto quest'anno sono state tante coppie di neo genitori passare serenamente le giornate a godersi i piccoli: molti i papà che non si scollavano di dosso i propri bebè, per godersi fino in fondo i giorni lontano dal lavoro in compagnia dei propri gioielli appena arrivati. Ma cosa accade con i figli più grandi? Il panorama non è stato proprio idilliaco come quello delle nuove famiglie.

Forse la stanchezza di un inverno alle prese con lavoro, casa e problemi quotidiani, porta i genitori a volersi rilassare a tal punto da dimenticare che i figli hanno bisogno di loro, mai quanto in queste giornate lontane dalla routine. In vacanza non ci sono scuse, non c'è lavoro che tenga e i piccoli grandi bambini richiedono la nostra attenzione come non mai, per affrontare insieme le nuove scoperte e le situazioni diverse da quelle della scuola e della palestra pomeridiana.

Eppure abbiamo visto tanti bambini lasciati a se stessi, depositati al Mini Club tutto il giorno e ritirati - neanche sempre - durante i pasti, dove non venivano scambiate neanche due parole sulla giornata. Un vero peccato non sfruttare queste giornate libere da ogni pensiero negativo proprio per arricchirci delle loro piccole grandi esperienze, per insegnare cose nuove ma anche solo per giocare insieme, mangiare tutti uniti e condividere la gioia vacanziera.

Ovviamente ben venga il poter vivere queste esperienze anche con i nuovi amici conosciuti in vacanza e il poter avere ognuno i propri spazi per ritrovare se stessi, ma non ci scordiamo che siamo sempre una famiglia, anche in vacanza.

Attenzione poi a voler far fare a tutti i costi i giochi che preferiamo noi. Anche in spiaggia cerchiamo di accondiscendere ai desideri dei piccoli, senza stare a dare comandi su come fare il super mega castello di sabbia. A volte è molto meglio un piccolo castello fatto insieme che un'impresa da guinnes dei primati che alla fine esclude la partecipazione dei più piccoli. E alla fine non scordiamoci mai di dire ai nostri bambini quanto siano stati bravi, nel loro piccolo, nel realizzare qualsiasi tipo di costruzione :)

Questa riflessione mi è venuta proprio guardando molti di questi bambini, ignorati da mamma e papà troppo presi dai fratellini minori o semplicemente dalla propria voglia di relax distesi al sole o seduti al mar del villaggio. Nel frattempo i più grandicelli di casa, non sempre impegnati con gli animatori passavano la giornata dentro l'acqua senza nessuna sorveglianza anche in caso di bambini che non sapevano nuotare bene o a ciondolare da una parte all'altra dell'albergo senza fare niente.

Il culmine viene poi raggiunto durante i pasti, quando si mandano avanti i figli per evitare le file o per non alzarsi mai da tavola. Spero che queste riflessioni servano a chi da sempre tutto per scontato e che in procinto di partire, metta in valigia la voglia di essere mamma e papà ancora di più di quanto avviene durante tutto l'anno, quando spesso siamo costretti a dire: "adesso non posso perché devo lavorare, stirare, cucinare...".

Buone vacanze a tutti, grandi e piccini!