La gravidanza è una grande occasione per conoscersi. Nella mia esperienza, è stato proprio così: accade al tuo corpo qualcosa di così potente da non poter essere trascurato, e viene spontaneo farsi delle domande. Ho scoperto che cosa era il pavimento pelvico perché ne ho sentito parlare in gravidanza, ad esempio.

Ho dato, per la prima volta in vita mia, importanza al mio respiro: e ne sono tuttora estremamente grata. Ho imparato a accosciarmi senza sentire la fatica, e ho scoperto a trent'anni suonati che è una posizione naturale per il nostro corpo.

Ormai l'abbiamo capito: la gravidanza per una donna non è una passeggiata: i primi mesi poi sono accompagnati nella maggior parte dei casi dalla fastidiosissima nausea, vera spina nel fianco delle gestanti che oltre a dover sopportare il disagio fisico si ritrovano a dover combattere anche contro quello psicologico.

In questi casi, viste le delicate condizioni di salute della donna i dottori sono restii a fornire dei medicinali, lasciando che le future mamme patiscano fino a quando i sintomii non se ne vanno da soli.

Ho letto recentemente che i ginecologi tedeschi preferirebbero non avere i papà tra i piedi in sala parto. Magari non lo dicono fuori dai denti, ma credo che questo pensiero sia passato per la testa anche di qualche dottore e dottoressa, nostrano. I papà in sala travaglio/parto “intralciano”, non si capisce bene quale sia la loro funzione, spesso sono in preda ad un vago senso di inutilità e disagio, talora vengono tenuti fuori per tutelare la privacy delle altre partorienti (ma le sale travaglio, per tutelare la privacy, non dovrebbero essere camerate).

Ad ogni modo la questione è dibattuta, se persino il dottor Odent avanza qualche sommesso dubbio sull’opportunità di avere gli uomini in sala parto.

Nel febbraio del 2008 il professor Emmanuele Jannini lo ha certificato, fotografandolo con un'ecografia transvaginale: il punto G esiste, si colloca sulla mucosa della parte anteriore della vagina a circa tre centimetri dal suo ingresso e a ridosso della parte posteriore dell'uretra.

Nonostante le prove fornite, tutt'oggi c'è ancora qualcuno che obietta tale scoperta: il team del King's College di Londra sosterrebbe che il punto G è solo frutto della fervida immaginazione del cervello femminile, sostenuta dai terapisti sessuali.

Ho trovato su YouTube un video veramente interessante sui nove mesi di gestazione. La spiegazione è in italiano e le immagini sono realizzate come se fosse un cartone animato. Molto carino anche per le mamme che vogliono spiegare ai propri figli come avviene la nascita.

Il video inizia dal concepimento e arriva fino al parto. Interessantissimo vedere il progredire del feto in concomitanza con la crescita del pancione. Dopo il salto puoi vedere il video!

Normalmente si inizia il corso preparto verso il settimo mese. Tuttavia, data la mole di informazioni ed il fisiologico tempo per elaborarle nel proprio personale percorso, ma soprattutto al fine di preparare il proprio corpo al parto attraverso esercizi mirati di consapevolezza e rilassamento, è spesso consigliabile iniziare a seguire il corso anche più precocemente, dalla 20sima o 25sima settimana di gravidanza.

I maggiori rischi sono già alle spalle, e normalmente anche i disagi del primo trimestre: inizia il periodo più tranquillo e gratificante. Se è una prima gravidanza, è normalmente attorno a quest’epoca che la mamma comincia a percepire i movimenti del feto nel suo grembo. Il bambino, nella pancia, ha già un udito sviluppato e riconosce la voce della mamma. Questo è un momento magico, per mamma e figlio, per iniziare a “lavorare insieme”.

Dopo aver ideato il Progetto "Nonni Felici", corso gratuito dedicato ai nonni moderni che si trovano alle prese per la prima volta con la gravidanza dei propri figli, abbiamo esteso il discorso al nostro forum.

Infatti, nasce La Casa di Nonna, uno spazio all'interno di Mamme Domani, dove nonne tecnologiche, figlie e nuore possono confrontarsi e aiutarsi a creare un rapporto migliore in famiglia.