Ciao Tata Adriana,
Vorrei sapere qual è l'età migliore per iniziare a mandare al nido la mia bimba: è troppo presto a 9 mesi? C'è un'età in cui il distacco è più traumatico?
Grazie, Chiara.

Cara Chiara, Difficile stabilire un'età "ideale" per l'inizio del nido: ogni bambino ha i suoi tempi e ognuno passa attraverso gli stadi della crescita in tempi diversi.

L’età del menarca è molto variabile: oscilla tra gli 11 e i 16 anni, ma quali sono i fattori che influiscono? La scienza se lo chiede da tempo: ora grazie ad un’indagine approfondita del consorzio ReproGen, composto da 175 scienziati provenienti dai più importanti istituti di ricerca nel mondo è stata tracciata la mappa genetica sottesa alla comparsa dei primi segni di pubertà nelle bambine. I geni che influiscono sono ben 30, tutti importanti e coinvolti in una serie svariata di aspetti: dal peso corporeo alla termoregolazione del corpo.

Tra i ricercatori che hanno partecipato allo studio figurano anche i più celebri scienziati della genetica del centro deCODE genetics in Islanda, coordinati dal dott. Kari Stefansson. Fondamentale è stata anche la partecipazione di numerosi centri italiani: l’Istituto di Neurogenetica e Neurofarmacologia, Consiglio Nazionale delle Ricerche di Cagliari, l’istituto San Raffaele di Milano, l’Universita’ di Trieste, l’Unita’ Operativa Geriatria-Istituto Nazionale Ricovero e Cura per Anziani (INRCA), IRCCS di Roma.

Si è svolto ieri mattina l'interrogatorio ad Elisa Griotti, la terza educatrice dell'asilo nido "Paese delle meraviglie" di Pinerolo, al centro dell'inchiesta sui presunti maltrattamenti a diciotto bambini frequentanti la struttura.

La donna è stata interrogata per mezz'ora e al termine dell'interrogatorio, nel quale ha respinto ogni accusa, la Griotti, all'ottavo mese di gravidanza ha dichiarato: "Questa storia mi ha fatto molto male. Ci sarà una giustizia, umana e divina per i miei bambini e per mia figlia"

Un ampio studio condotto da Ecoform, azienda leader nel settore della sanificazione e disinfezione degli ambienti, insieme al Prof. Pastoni, Presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi, ha rilevato che le scrivanie degli uffici hanno una forte carica batterica. Senza contare che questi microrganismi sono potenzialmente patogeni, ossia possono provocare malattie nell'uomo.

Su quasi 4000 prelievi realizzati tra pc e telefoni, il dato che salta veramente agli occhi è che i computer e i telefoni d’ufficio hanno percentuali significative di germi potenzialmente patogeni (67% sui telefoni e 69% sui pc) e come se non bastasse, gli indicatori di contaminazione fecale hanno rilevato una presenza massiccia di batteri rispettivamente il 30% sui telefoni e 8% sulle tastiere.

Giovedì scorso la nostra redazione è stata invitata a una serata organizzata dal Rotary Club Roma Castel Gandolfo, dedicata alla Donna nel Mediterraneo, nello splendido scenario del Country Club Castel Gandolfo. Grazie alla testimonianza dell'On. Souad Sbai si è aperto, un po' per tutti i presenti, uno spaccato sulla vita delle donne extracomunitarie in Italia, in particolare di quelle provenienti dai paesi islamici.

A cappello della serata, la situazione causata da un eccessivo buonismo tutto italiano che ha creato una situazione di forte disagio per le donne immigrate, in balia di regole date da una nuova interpretazione della religione islamica in chiave decisamente estremista e lontana dal suo significato originario, e la lontananza dalla nazione e la famiglia di origine. Basta un dato a far sgranare gli occhi di tutti i presenti: delle 140.000 donne marocchine in Italia, solo tra il 4 e il 7% di loro ha una vita attiva nella società. E le altre?

Le lenti a contatto sono una vera comodità soprattutto se si ha bisogno di portare occhiali da vista tutto il giorno. Ma scegliere il modello adatto ai propri occhi non è poi una cosa così semplice.

Inoltre, troviamo sul mercato prodotti sempre nuovi che vanno verso una maggiore comodità per avvicinare sempre più a un'idea confortevole di innovazione. Acuvue ha pensato proprio a queste difficoltà, mettendo a disposizione degli utenti la possibilità di provare in modo completamente gratuito un campione delle nuove lenti a contatto Acuvue Oasys.

Ormai siamo allergici a tutto: già per i neonati si sente parlare di allergie e intolleranze alimentari o ambientali, che poi ci portiamo dietro fin da adulti. Ma mai avrei potuto pensare che esistesse anche l'allergia del Bacio!

E invece eccola qui, la nuova allergia che ha un nome tanto romantico quanto poi gli effetti fastidiosi siano quelli classici delle allergie come rash cutanei, gonfiore alle labbra o alla gola e la classica orticaria. A portare alla luce questo disturbo è il dottor Sami Banha, il quale specifica che gli effetti allergici si hanno anche con un semplice bacetto su guancia e fronte.

Se penso a Facebook come anche a tutti gli altri social network, mi viene in mente un luogo virtuale dove svagarsi e tenere i contatti con i propri amici vicini e lontani. Ma a quanto pare non è proprio così, almeno per cinque medici di cui un italiano, che mettono in guardia gli asmatici proprio dai social network.

Secondo un loro studio, infatti, il noto FB può causare attacchi di asma per il troppo stress che ne consegue all'utilizzo. Sulla rivista The Lancet hanno documentato il caso di un diciottenne asmatico che era rimasto stabile fino a quando la sua ragazza lo ha lasciato e lo ha tolto dalle sue amicizie su Facebook, cancellandolo dalla propria pagina personale.

Il glioblastoma è uno dei tumori più aggressivi che attacca il cervello e si è visto come siano proprio le cellule staminali ad alimentare questo male. La scoperta è tutta italiana e ha portato alla luce la funzione delle cellule staminali tumorali che si creano autonomamente per andare a vascolarizzare il tumore che, infatti, non si serve dei vasi sanguigni sani.

In questo modo, attraverso una propria rete di alimentazione sanguigna creata dalle staminali tumorali, va ad ingrandire il tumore. Questo studio riapre quindi le speranze ai malati di questo cancro, che generalmente lascia ben poche speranze ai malati che non trovano una cura efficace per sconfiggerlo.