Con l'estate aumenta la voglia di essere abbronzati e di esserlo al più presto ed ecco che scattano i rimedi fai da te, prodotti fatti in casa e applicati nella convinzione che naturale faccia sempre rima con buono, ma in realtà non è così. Il Centro antiveleni dell'ospedale Niguarda di Milano ha segnalato un grave episodio di fotosensibilizzazione, con lesioni della pelle e ustioni, per un uso improprio a scopo abbronzante di un infuso contenente foglie di Ficus carica (il comune fico dei nostri giardini).

La Direzione generale Sanità della Regione Lombardia, in una Nota, mette in guardia dall'utilizzo di prodotti fai da te per l'abbronzatura come questo, che possono creare gravi danni alla salute. "L'utilizzo di questo infuso per potenziare l'abbronzatura - si legge nelle Nota - è una tecnica che trova origine in credenze popolari, tramandate per via orale e scritta, che spesso vengono praticate nella falsa convinzione che il naturale è bello e non fa male".

L’anoressia e la bulimia sono due disturbi alimentari che negli ultimi anni sono sempre più alla ribalta, poichè colpiscono moltissime donne, anche giovanissime, provocando gravi problemi di salute, addirittura portando  una persona alla morte se non curate, ma rappresentano anche un problema sul lungo periodo per chi ne è stato affetto. Uno studio condotto dai ricercatori del King College di Londra  e l’UCL (University London College) ha infatti rilevato come le donne che hanno sofferto di queste patologie presentino maggiori difficoltà a rimanere incinte.

La loro fertilità verrebbe messa a rischio da questi particolari disturbi alimentari e per capire fino a che punto si svolgesse la loro influenza, gli scienziati hanno comparato i dati relativi a circa 11.088 donne in gravidanza, di cui è stata analizzata l’intera storia clinica, problemi fisici e psicologici compresi. I dati hanno mostrato che circa il 39,5% delle donne che presentavano una storia di bulimia o anoressia alle spalle ha impiegato più di sei mesi in più per rimanere incinta rispetto alle donne prive di tale storia clinica.

In vista del rientro a scuola a settembre gli esperti VisionOttica, l'insegna di Centri Ottici specializzati per la famiglia, hanno messo a punto un pratico “decalogo” con i consigli e le indicazioni per tutte le mamme che vogliono essere sicure del benessere visivo dei loro bambini.

Accorgimenti che possono migliorare le prestazioni durante le ore di studio e nel tempo libero per prevenire l’affaticamento della vista e combattere le cattive abitudini che da adulti potrebbero causare problemi alla colonna vertebrale e mettere sotto stress l’abilità visiva.

Quando a sbagliare sono i VIP, giornali e riviste si scatenano criticandoli, annunciando a tutto il mondo ciò che hanno combinato. Se spesso è forse una violazione della privacy, a volte può essere utile raccontare storie di personaggi che spesso e volentieri vengono presi come esempi ma che, altrettanto spesso, non possono esserlo.

Il caso in questione riguarda il premio Oscar Michael Douglas: l'attore di Hollywood, tampinato a Portofino durante le sue vacanze italiane in compagnia della bellissima moglie Catherine Zeta-Jones, protagonista anche di un corso di cucina ligure, è stato questa volta paparazzato mentre fumava una sigaretta mentre si rilassava nel suo yacht. Perchè tanto scalpore?

Il progresso continua ad avere il suo corso, e la mente umana sembra sempre possa seguirlo nella speranza di accopagnarlo. Quello che però uno scienziato inglese i dell'Università di Cambridge sostiene è che il cervello umano ha ormai raggiunto il suo massimo sviluppo, per cui non saranno più visibili nuovi stadi e nuove progressioni. Insomma, da un po' di tempo a questa parte, il cervello ha potuto già dare prova delle sue potenzialità attraverso noti personaggi che hanno rivoluzionato il nostro modo di conoscere e che qualcuno potrà eguagliare ma nessuno sorpassare.

Coordinatore della ricerca il professor Simon Laughlin, professore di Neurobiologia presso l'università inglese che, nel suo libro "Work meets Life" sostiene la tesi per cui gli uomini non potranno mai essere più intelligenti di quanto sono ora. Un ulteriore sviluppo, secondo il professore britannico, rischierebbe di comprometterne le funzioni vitali.

Lo comunica lui stesso sulla sulla FanPage di Facebook. Ormai gli annunci mediatici viaggiano alla velocità della luce grazie al proprio social network di fiducia, raggiungibile ovunque grazie ai cellulari collegati a Internet e in qualsiasi momento della giornata. E così, come facciamo tutte per gli eventi più o meno importanti della nostra vita, da condividere con gli amici collegati in Rete, anche Eros Ramazzotti si lancia in dichiarazioni di gioia e felicità su FB per annunciare la nascita della figlia.

"IL MIO CUORE SI RINNOVA DI GIOIA INFINITA, QUELLA CHE AUGURO A TUTTI VOI....OGGI, ALLE 19 E 07 E' NATA RAFFAELA MARIA, GRAZIE MARICA PER QUESTO STUPENDO REGALO, GRAZIE AURI PER L'AMORE CHE CI DAI ♥ ♥ ♥ SIETE LA MIA VITA" Questa la bellissima frase di un papà felice che ieri sera ha potuto conoscere la sua secondogenita avuta dalla seconda relazione importante della sua vita, con la sua compagna Marica Pellegrinelli.

Smettere di fumare non è per nulla facile, anche quando ci si mette tutta la buona volontà, poichè spesso non si tratta solo di una dipendenza fisica, ma anche psichica e così, una volta abbandonate le sigarette, subentra la tristezza e il malumore. Uno studio canadese ci spiega il perché: la colpa sarebbe di un enzima.

I sintomi che provano coloro che tentano di smettere di fumare variano dall’ansia alla tristezza, fino ad arrivare ad un vero e proprio stato depressivo.  La ricerca pubblicata su  Archives of General Psychiatry  e condotta dai ricercatori del Centre for Addiction and Mental Health e da quelli dell’università di Toronto ci spiega che questa sensazione non dipenderebbe solamente dalla capacità della nicotina di regolare i neuroni che rilasciano dopamina, ma anche da altri bersagli neuronali come l’enzima monoamina-ossidasi A (Mao-A), deputato a metabolizzare le sostanze chimiche che migliorano l’umore.

Tutto italiano il nuovo trend sulla chirurgia plastica. Lo scorso anno andava molto di moda unire la vacanza al ritocco estetico, con veri e propri pacchetti verso Tunisia e Turchia, mentre il 2011 vede crescere la richiesta di chirurgia estetica home made, ma direttamente sulle spiagge dove arriva il chirurgo a disposizione delle proprie clienti. Comodamente sdraiati sul lettino e tra una partita di beach volley e un bagno rinfrescante, si discute con il medico su quali ritocchi effettuare, per uomini e donne.

A dettare le regole, direttamente gli stabilimenti balneari dotati di centri estetici che amplificano la propria offerta con la consulenza di chirurgia plastica. Ad apprezzare questa novità sono soprattutto i turisti, con i Russi in prima fila che amano la Bella italia, la nostra cucina ma anche la professionalità dei nostri chirurghi plastici.

Una nuova, rivoluzionaria scoperta gran parte italiana potrà, in un prossimo futuro, cambiare le sorti di molte donne affette da cancro alle ovaie. Per la novità vanno ringraziati i ricercatori dell'Università di Siena, dell'Università di Modena e Reggio Emilia e dell'Heidelberg Institute for Theoretical Studies, che sono riusciti ad individuare alcuni peptidi che sembrano essere in grado di inibire un enzima normalmente deputato alla sintesi del Dna e quindi, in questo caso, anche allo sviluppo delle cellule tumorali.

Ora, dopo l'annuncio della scoperta e il brevetto depositato dall'università toscana, verrà avviato uno studio clinico pilota sul funzionamento di questi peptidi, presso la Struttura Complessa di Oncologia dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena. Una nuova speranza per le oltre 200mila donne che ogni anno nel mondo vengono colpite da questa patologia, che incide maggiormente nei paesi industrializzati e spesso si conclude con la morte della paziente, a causa di una diagnosi tardiva e al repentino sviluppo di resistenza ai farmaci utilizzati per le cure.

Il monito giunge dagli Stati Uniti dove Charles DeCarli, dell'Università di California Davis, a Sacramento, mette in guardia tutte le persone di mezza età da fumo, ipertensione, sovrappeso e diabete: questi fattori, infatti, andrebbero ad influire negativamente sul cervello, accelerandone l'invecchiamento.

La ricerca americana è stata pubblicata sulla rivista Neurology, dove si dimostra come questi comportamenti sbagliati e le conseguenti patologie possono promuovere lo sviluppo di problemi cognitivi associati alla riduzione della massa cerebrale che porta ad un invecchiamento precoce. Inoltre, questi disturbi possono andare a danneggiare i vasi sanguigni in alcune aree del cervello, compromettendone il funzionamento.