Con l'estate aumenta la voglia di essere abbronzati e di esserlo al più presto ed ecco che scattano i rimedi fai da te, prodotti fatti in casa e applicati nella convinzione che naturale faccia sempre rima con buono, ma in realtà non è così. Il Centro antiveleni dell'ospedale Niguarda di Milano ha segnalato un grave episodio di fotosensibilizzazione, con lesioni della pelle e ustioni, per un uso improprio a scopo abbronzante di un infuso contenente foglie di Ficus carica (il comune fico dei nostri giardini).

La Direzione generale Sanità della Regione Lombardia, in una Nota, mette in guardia dall'utilizzo di prodotti fai da te per l'abbronzatura come questo, che possono creare gravi danni alla salute. "L'utilizzo di questo infuso per potenziare l'abbronzatura - si legge nelle Nota - è una tecnica che trova origine in credenze popolari, tramandate per via orale e scritta, che spesso vengono praticate nella falsa convinzione che il naturale è bello e non fa male".

Le foglie di Ficus carica, per contatto o sfregamento con la pelle, normalmente sono causa di irritazioni cutanee ma in soggetti predisposti possono dare origine a grave fotosensibilizzazione e causare ustioni cutanee estremamente gravi.

Insomma occhio agli intrugli fatti in casa, che per qualcuno potrebbero funzionare, ma che per molti altri potrebbero rivelarsi molto pericolosi. Il modo migliore è prendere il sole in maniera graduale e prudente, prendendo il sole a piccole dosi e applicando sempre una crema protettiva in proporzione alla propria pelle. Non esporsi nelle ore più calde e occhio ai bambini, i più sensibili.