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Trovato il legame tra genio e follia |
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Si è spesso scherzato sul binomio genio-follia, ma a quanto pare non è del tutto sbagliato attribuire questo termine a persone “non comuni”, ma avrebbe addirittura un fondamento biologico. Infatti uno studio dell'istituto svedese Karolinska, diretto da Fredrik Ullen e pubblicato sulla rivista PlosOne, dimostra che, le persone sane e con elevata capacità creativa presentano un deficit di alcuni recettori, in particolare i D2; praticamente, nel loro cervello è presente una condizione che somiglia molto a quella osservata negli schizofrenici. Lo studio dimostra che, le persone fortemente creative, hanno buone prestazioni nei test sul pensiero divergente e una bassa densità di recettori D2 nel talamo, rispetto a persone che appaiono meno creative, proprio come per chi soffre di schizofrenia.
In sostanza il talamo filtra l'informazione prima che essa arrivi alle aree della corteccia, che sono responsabili, fra l'altro, della cognizione e del ragionamento; avendo meno recettori D2 nel talamo implica un minore filtraggio dei segnali, e quindi un maggiore flusso di informazioni da questo. Praticamente, le persone con tali caratteristiche cerebrali, avrebbero la capacità di vedere molti collegamenti insoliti in una situazione di "problem solving", il tutto si collega benissimo alle bizzarre associazioni nel malato mentale; inoltre è stato osservato che le persone altamente creative appartengono più spesso a famiglie in cui è presente un membro che ha sofferto di disturbi mentali. Fonte: ANSA
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