I bambini moderni sono figli della tecnologia. Assimilano conoscenze dal mondo che li circonda e per loro parlare al cellulare e accendere la televisione fa parte della normalità fin dai primi anni di vita. Allo stesso modo già da piccolissimi sanno giocare al PC e accendere YouTube per vedere i video preferiti o i cartoni animati.

L'altolà arriva però da un famoso psicologo inglese, Aric Sigman: secondo i suoi studi tutte le nuove tecnologie che utilizzano lo schermo (quindi computer, console e via dicendo) dovrebbero essere vietate al di sotto dei nove anni.

Questo perché fino a questa età i bambini dovrebbero essere immersi unicamente nel mondo reale e imparare ad avere a che fare con gli oggetti reali prima di quelli virtuali.

Seguendo questa corrente di pensiero gli psicologi della Royal Society of Medicine chiedono vie restrittive al governo inglese, per garantire fino a questa età zone Technology Free per i bambini, tenendoli lontani da telecomandi e strumenti tecnologici.

Gli studiosi si sono mossi sopratutto a seguito del Nappy Curriculum, richiesto dai Laburisti per avvicinare i bambini sotto i cinque anni alla tecnologia poichè già dai 40 mesi i bambini sarebbero in grado di utilizzare PC e televisione da soli.

Di contro gli psicologici infantili che escludono a priori l'utilizzo di computer al di sotto dei nove anni, poiché questi strumenti non aiutano la crescita: molto meglio un bel disegno a mano libera!

Probabilmente la verità sta nel mezzo, e voi cosa ne pensate?

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Fonte: ANSA