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Quali sport si possono fare in gravidanza? |
Gravidanza - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Martedì 02 Dicembre 2014 14:18 |
Come tutti sappiamo, lo sport fa bene alla salute, a qualsiasi età contribuisce ad un maggiore controllo del peso e delle capacità muscolare e migliora la prontezza mentale accrescendo il senso di sicurezza della persona, aiuta a prevenire molte malattie, riduce il rischio di disfunzioni coronariche, d'obesità e addirittura tumori.
Anche in gravidanza l'attività fisica non deve essere per forza essere interrotta, il movimento fisico aiuta infatti il sistema circolatorio e respiratorio migliorando il sonno e la digestione, combatte il mal di schiena, la stitichezza e previene emorroidi e vene varicose.
Lo sport in gravidanza, aiuta a ridurre i tanti problemi legati alla gestazione, compreso l'accumulo di chili superflui, e prepara la mamma in vista del parto. L'aspetto importante è che lo sport agisce sullo stato d'animo della donna che si trova in una situazione di stress.
Quali sport si possono praticare? Sono da evitare le discipline eccessivamente faticose e a rischio d'infortuni, soprattutto nelle prime e nelle ultime settimane di gravidanza.
I movimenti devono essere eseguiti con cautela e alcuni studi hanno evidenziato che un'attività eccessiva potrebbe comportare un minore afflusso di sangue all'utero un minore apporto di ossigeno al bambino.
Fare sport faticosi può essere all'origine di un pericoloso surriscaldamento di zone dell'addome, ma una moderata attività fisica agirà in modo positivo su addome, schiena e gambe che subiscono maggiori mutamenti.
Sono molto utili sono gli esercizi di stretching che migliorano la circolazione sanguigna e rendono più elastici i tessuti.
Attività consigliate sono il golf, bicicletta, camminate, il nuoto invece può essere praticato fino al nono mese ed è perfetto durante la gestazione perché consente movimenti aerobici e lascia riposare la schiena comportando una diminuzione del carico sulla colonna vertebrale.
Sconsigliati gli sport che prevedono corse o salti, possono aumentare la contrattilità uterina: no a jogging, sci, equitazione, scherma, così come devono essere evitate tutte le attività di tipo agonistico e le partite di ogni genere, dove è alto il rischio di impatto con altri giocatori.
Ci sono però alcune regole da tenere ben presenti: eseguire gli esercizi lentamente, scegliere luoghi non umidi e caldi, non superare il 65% della frequenza cardiaca massima, fare l'opportuno riscaldamento, non interrompere l'attività d'improvviso ma gradualmente, assumere molti liquidi, smettere subito se compare il fiatone e ai primi segni di affaticamento.
Prima di cominciare a praticare qualsiasi tipo di sport è comunque meglio chiedere consiglio al ginecologo di fiducia.
I corsi di ginnastica pre-parto sono molto utili visto che mirano a informare la mamma sulla gravidanza e sul parto preparandola ad affrontare il momento della nascita di suo figlio, insegnare alla donna come collaborare con il suo corpo (esercizi di respirazione) per attenuare il dolore e favorire la fuoriuscita del neonato, diminuire le ansie della partoriente, coinvolgere il partner nell'esperienza del parto.
Bisogna fare anche distinzione tra le donne che già prima di restare incinte facevano sport e coloro che non hanno mai praticato alcuna attività fisica: le prime, se non ci sono controindicazioni da parte del ginecologo, possono proseguire la propria attività, pur con ritmi più blandi ed evitando situazioni rischiose.
Per le seconde, è sconsigliabile iniziare uno sport nuovo in gravidanza, perché non è questo il momento di imparare tecniche mai apprese.
Si può praticare un’attività fisica, scegliendo qualcosa di piacevole, che si sa già fare o di facile apprendimento, come l’acqua gym o lo yoga, che molto spesso offrono corsi specifici per future mamme.
No allo sport in caso di: minaccia d’aborto, placenta previa (posizionata davanti al collo dell’utero), ipercontrattilità uterina, che potrebbe far presagire un parto prematuro, ritardo di crescita fetale (richiede che tutto il nutrimento e l’ossigeno siano convogliati verso il bebè).
Ci sono anche alcune patologie legate alla gravidanza, come ad esempio diabete o ipertensione moderata, che possono migliorare con l’attività fisica.
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