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Sindrome di Down: un test sul sangue per dire addio all’amniocentesi |
Gravidanza - Articoli |
Scritto da Maria Ida Longo Venerdì 14 Gennaio 2011 16:54 |
Uno studio eseguito dall'Università di Hong Kong e dal King's College di Londra e pubblicato sul "British Medical Journal", ha svelato che un nuovo test sul sangue in gravidanza potrebbe individuare i bambini affetti da sindrome di Down, accantonando quindi l'amniocentesi, ovvero un esame invasivo praticato ormai da molte donne che può portare all'aborto spontaneo.
L'amniocentesi non sarebbe del tutto accantonata, ma andrebbe fatta soltanto quando il test risulterebbe positivo alla sindrome di Down: così facendo, moltissime donne potrebbero appunto non ricorrere più a questa "pericolosa" tecnica. Questa ricerca è stata la più ampia nel campo, analizzando 753 donne in gravidanza tra Hong Kong, Regno Unito e Paesi Bassi: il test si basa sulla ricerca ne sangue della madre quelle piccola percentuale di del bimbo che filtra nel sangue della mamma durante la gravidanza. Così facendo, si ha la possibilità di verificare la presenza della copia extra del cromosoma 21, ovvero la causa della sindrome di Down: come abbiamo gia citato, nel momento in cui il test risultasse positivo si sottoporrebbe la paziente ad amniocentesi. Purtroppo però il test è ancora troppo costoso per poter essere eseguito come esame di routine, per perfezionarlo servono almeno atri 10 anni di studio: i ricercatori però sono ottimisti e cercheranno in ogni modo di renderlo sicuro al 100%, così da permettere di eliminare per sempre l'amniocentesi. Fonte: AGI |
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