Tra i principali argomenti trattati al congresso della società italiana di Neuro-psicofarmacologia a Cagliari, troviamo l'interazione gene-ambiente, ovvero, gli stili di vita e l'ambiente esterno condizionano i geni fin da quando l'individuo è ancora nel grembo materno.

Questo è quello che è emerso da una recente ricerca che è stata presenta al su citato congresso di Cagliari: l'influenza non è solo caratteriale ma anche genetica.

Il professor Giovanni Biggio infatti ha spiegato che, se una donna, durante la gravidanza ,abusa di alcol o di sostanze stupefacenti, viene maltrattata o subisce forti stress, non solo trasmette comportamenti negativi al nascituro, ma il feto riceve segnali che modificano i geni coinvolti nello sviluppo del cervello compromettendoli, quindi i geni dell'individuo vengono modificati, non nella struttura ma nella funzione da input ambientali.

Inoltre, il periodo più critico rimane sempre l'adolescenza, in quanto, i comportamenti e le abitudini dei giovani, in particolare l'uso di droghe come la cannabis e l'alcol, aumentano la vulnerabilità per i disturbi mentali.

Biggio quindi, sottolinea che, è allarmante il fatto che ci sia pochissima informazione sugli effetti della cannabis nel cervello umano e a tal proposito, Claudio Mencocci, primario del Fatebenefratelli di Milano, ha ricordato che il consumo della cannabis sviluppa psicosi e causa l'appassimento dei neuroni: inoltre, il 60% dei suoi pazienti con problemi psichici ha fatto uso di sostanze come marijuana e alcol.

Fonte: AGI