Durante il periodo della gravidanza mangiare salmone altera il contenuto del latte materno, arricchendolo di acidi grassi omega-3 a catena lunga, ma anche un abbassamento di un anticorpo per combattere le infezioni. Gli acidi grassi omega-3 a catena lunga, che si trovano nel pesce grasso come il salmone, sono fondamentali durante lo sviluppo della prima infanzia per una crescita ottimale.

 Gli omega -3, Oltre ad essere importanti per la crescita del cervello del bambino, possono anche aiutare lo sviluppo dei vasi sanguigni sani, del cuore e del sistema immunitario; perciò le donne incinte sono invitate a mangiare più di una porzione a settimana di certi tipi di pesce che forniscono livelli elevati di omega-3.

Il centro Kaiser Permanente ha pubblicato su Scientific Reports i risultati di uno studio condotto su centinaia di donne americane dal quale emerge che l'esposizione ai campi magnetici prodotti dai dispositivi wifi o da forni microonde, possono alzare nei bambini il rischio di obesità.

Durante la gravidanza le volontarie hanno indossato un esposimetro che ha misurato i campi magnetici a cui si sono esposte. Per 13 anni, 733 loro figli sono stati seguiti nel loro sviluppo rilevando per 33 volte il loro peso, senza prendere però in considerazione fattori come il fumo durante la gravidanza o il livello di educazione della mamma.

Il primo centro Exit in Italia è frutto della collaborazione tra il Policlinico Agostino Gemelli e l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Exit (ex utero intrapartum treatment) è la nuova tecnica di chirurgia fetale salvavita che consiste nell'intubare il neonato quando inizia il parto, in modo da garantire la sua corretta ossigenazione in tutte le varie fasi.

Finora il Centro Exit Bambino Gesù - Gemelli è intervenuto nel mese di luglio in due diverse occasioni rimuovendo i problemi, con i nascituri ancora nell'utero delle mamme, che avrebbero minacciato la vita di una bambina e di un bambino.

Respirare continuamente aria contaminata da gas di scarico e fumi non è salutare per la futura mamma né per il nascituro, infatti il bambino è a rischio diabete e obesità. Questo è quanto è emerso da un recente studi condotto dai ricercatori del Dipartimento di Psicologia e Neuroscienze presso la Duke University di Durham (Usa).

La ricerca in questione pone l’accento su quali possono essere i danni dell’esposizione di una donna in gestazione ad un forte inquinamento atmosferico, tentando di spianare la strada ad eventuali azioni di prevenzione. La sperimentazione è stata condotta dagli scienziati statunitensi su modello animale per comprendere a fondo la correlazione esistente tra l’insulino-resistenza o l’obesità e lo smog respirato dalla madre prima della nascita del bambino.