Le fragole sono un frutto poco calorico: una porzione da 100 g contiene solo 27 kcal: più del 90% del peso è infatti costituito da acqua. Molto contenuta la quantità di carboidrati, solo i 5% del peso, e trascurabile è l’apporto di proteine e grassi.

In gravidanza si possono mangiare, a meno che la futura mamma non riporti delle allergie o intolleranze nei confronti di questo frutto. In realtà, vale per questa varietà la stessa regola da rispettare per gli altri tipi di frutta fresca: le fragole devono essere accuratamente lavate, seguendo i consigli che il ginecologo fornisce a ogni paziente in stato interessante.

In molti decidono sempre più di seguire la dieta vegana. Sembra essere infatti una vera e propria moda, condivisibile o meno, ma di certo in gravidanza è fortemente sconsigliata dai medici. Il motivo è semplice: in gravidanza la vitamina B12 è fondamentale, ma questa non è prodotta dal corpo umano e si trova solo in prodotti di origine animale: carne, uova, latte e latticini.

Le donne vegetariane, invece, mangiando formaggi e uova possono garantirsi livelli sufficienti di vitamina B12, per cui il problema è proprio delle vegane. La vitamina B12 interviene in processi vitali come la produzione di globuli rossi e il metabolismo cellulare: la sua mancanza, anche indipendentemente dalla gravidanza, può causare anemia e danni al sistema nervoso.

In gravidanza l’acido folico, una vitamina meglio conosciuta con il nome di vitamina B9 risulta fondamentale. Le sue funzioni all’interno dell’organismo umano riguardano soprattutto le reazioni che riguardano la sintesi e riparazione del DNA e per la produzione di globuli rossi. Quindi, non mangiare per due, ma mangiare meglio: questo è il regolamento che le donne in gravidanza devono sempre osservare per trascorrere un periodo in serenità e per far sì che il bambino venga favorito. 

 

Questa tipologia di vitamina, quindi, risulta particolarmente importante in tutti i processi di differenziazione e proliferazione cellulare: sono fondamentali, per questi motivi, nella fase di formazione e sviluppo dell’embrione, quando si differenziano e si creano gli organi al suo interno. Però, poichè l’organismo umano produce folati solo in quantità limitate, questo deve esservi introdotto attraverso l’alimentazione.

In gravidanza è bene controllare la propria alimentazione e seguire i consigli del proprio medico, per vivere nella maniera più serena possibile questo periodo e per non recare alcun tipo di danno al bambino. Ma vediamo quali sono i cibi sono assolutamente da eliminare.

Innanzitutto, la carne cruda o poco cotta, per evitare il rischio toxoplasmosi, malattia parassitaria che in molti casi è asintomatica nell'adulto, ma che si sa essere molto pericolosa per il feto. Per tale ragione il consumo di carne dovrà avvenire solo dopo accurata e completa cottura. Lo stesso discorso fatto per la carne vale ovviamente per i salumi. In caso di confermata ricettività alla toxoplasmosi dovranno essere quindi drasticamente esclusi dalla propria dieta tutti quelli non cotti. Da evitare in linea generale sono anche i paté di carne spalmabili.

Mangiare bene in gravidanza è importante, non solo per la mamma ma anche per il nascituro. Attenzione però a tutte le baggianate che ci raccontano in continuazione, perchè è sempre bene affidarsi a parere di medici, ginecologi, esperti e ricercatori.

Una ricerca condotta in Indonesia, pubblicata sulla rivista Lancet Global Health e frutto di una collaborazione mondiale di istituzioni prestigiose tra cui la Harvard T.H. Chan School of Public Health a Boston, mostra invece che assumere integratori di vitamine e minerali in gravidanza potrebbe potenziare lo sviluppo cognitivo del nascituro con effetti a lungo termine, facendogli guadagnare in termini di abilità cognitive fino a "un anno in più di intelligenza", all'età di 9-12 anni.