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Oggi è la "Giornata mondiale contro la violenza sulle donne 2015" |
Donna - Articoli | |||
Scritto da Letizia Perugia Mercoledì 25 Novembre 2015 15:33 | |||
Donne vittime di violenze fisiche e sessuali, persecuzione e stalking, uccise dalla violenza dei loro compagni, oggi, 25 novembre, Giornata internazionale contro la Violenza sulle donne, è una data simbolo per far riflettere tutti sulla gravità di un fenomeno che non si ferma.
Il 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, non è una data a caso: è il ricordo di un brutale assassinio di tre sorelle considerate rivoluzionarie, avvenuto nel 1960 nella Repubblica Dominicana, ai tempi del dittatore Trujillo.
Nel 2015 (dal 1 gennaio al 3 ottobre) 1100 donne tra i 18 e i 75 anni, si sono rivolte al “Telefono Rosa”, il servizio a disposizione di coloro che voglio rompere la catena del silenzio, come racconta il Presidente Gabriella Moscatelli. La paura di denunciare agli organi competenti dell’autorità giudiziaria non ferma le donne a rivolgersi a noi: parlano, anche perché sanno anche di essere assistite psicologicamente e legalmente.
La crescita delle violenze purtroppo è capillare in tutta Italia, senza distinzione tra nord e sud, con l’unica differenza che al centro-nord ci sono più organizzazioni di aiuto rispetto al sud, dove c'è ancora la cultura della ritrosia ad ammettere che si subisce violenza, per paura e vergogna.
Nel 2015 c'è anche stato un abbassamento dell’età media delle vittime di violenza e soprattutto di chi la compie, i moventi sono quello passionale, del possesso, spesso ci si trova davanti alla reazione violenta di un uomo che si ribella alla decisione della donna di voler interrompere un legame.
Secondo i dati Istat di giugno 2015, in Italia, 6,788 milioni di donne hanno subito una qualsiasi tipo di violenza, fisica o sessuale, nel corso della loro vita, il 31,5% del totale e la loro età oscilla tra i 16 ed i 70 anni.
La violenza domestica è molto più diffusa di quanto si pensi, resta nella sfera privata in gran parte invisibile e sottodenunciata.
Lo Stato, per cercare di arginare questo problema, potrebbe educare al rispetto per la persona introducendo già dalla scuola primaria la giusta conoscenza sulla prevenzione alla violenza.
Per combattere questo fenomeno scendono in campo i Centri Antiviolenza, ma manca una corretta informazione preventiva: molte donne credono, erroneamente, che una violenza domestica non possa essere denunciata.
La polizia può chiedere in via d’urgenza una misura cautelare di allontanamento del coniuge dalla casa familiare con un divieto di avvicinamento e anche di comunicazione.
La Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra oggi, si colora di miriadi di eventi grandi e piccoli su tutto il territorio nazionale.
A Roma l'appuntamento è per le ore 15.30 all'Auditorium della Conciliazione con il convegno organizzato dall'associazione nazionale volontarie del Telefono Rosa.
L'incontro punta a promuovere e rafforzare la cultura dell' accoglienza e del sostegno nei confronti delle vittime di stalking e violenza di genere.
In Lombardia e in Liguria è stato attivato un numero dedicato, 48.808.838, per fornire consulenza, ascolto e sostegno psicologico alle vittime di violenza.
A Torino, invece, si terrà la “Marcia dei Grembiuli”, una passeggiata simbolica a cui prenderà parte anche l’Assessore Regionale alle Pari Opportunità, Monica Cerutti.
Tantissimi eventi e incontri promossi nell'arco di tutta la settimana anche in Toscana, Sicilia e Campania.
Il numero telefonico gratuito antiviolenza 1522 attivo in tutta la regione, è il numero di pubblica utilità, promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità, che offre un servizio di accoglienza telefonica multilingue.
L'utenza è attiva 24h/24 per 365 giorni l’anno, ed è rivolta alle vittime di ogni forma di violenza.
In Italia non mancano le leggi per combattere la violenza contro le donne, disciplina ulteriormente rafforzata dal Decreto Legge 93 del 2013 sulla violenza di genere, convertito nella Legge 119 del 15 ottobre 2013.
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