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Un nanofarmaco contro il tumore al seno

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Scritto da Letizia Perugia

Mercoledì 17 Dicembre 2014 14:44

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Nuove armi contro il tumore al seno: dei nanofarmaci che agiscono contro le forme più aggressive di neoplasie alla mammella, una nuova via messa in luce nello studio GeparSepto di fase III, presentato in questi giorni al Convegno Mondiale San Antonio Breast Cancer Symposium.

L’esperimento, condotto dal German Breast Group (GBG) in associazione con il gruppo di studio German AGO-B, ha coinvolto più di 1.200 donne.

I risultati hanno mostrato che il 38% delle pazienti trattate col farmaco nab-paclitaxel prima dell’intervento chirurgico ha raggiunto la risposta patologica completa rispetto al 29% di coloro che hanno ricevuto, prima dell’intervento, il trattamento tradizionale.

Il nab-paclitaxel è un farmaco innovativo che coniuga un principio attivo di efficacia antitumorale, paclitaxel, con la tecnologia d’avanguardia basata sulle nano particelle.

Ne è stata dimostrata la superiore efficacia in una delle forme più aggressive di carcinoma mammario, quella "triplo negativa", in cui la risposta patologica completa è quasi duplicata con il nanofarmaco.

La cosiddetta risposta patologia completa è un parametro molto importante, come afferma Francesco Cognetti, presidente Fondazione insieme per il cancro, perché consiste nell'assenza di tumore invasivo sia nel seno che nei linfonodi ed è strettamente legato all'esito favorevole a lungo termine ossia alla sopravvivenza.

Nel nostro Paese vivono più di 522 mila donne con tumore del seno e nel 2014 sono stimati 48 mila nuovi casi, le percentuali di guarigione sono in costante crescita, l'87% delle pazienti sono vive a cinque anni dalla diagnosi, ma alcune forme di questa neoplasia sono molto aggressive.

In particolare, è stata dimostrata la superiore efficacia del nanofarmaco in una delle forme più gressive, quella triplo negativa che comprende il 15% di tutti i casi di cancro al seno.

Il tumore al seno è una delle neoplasie più comuni tra le donne ed esistono delle forme di tumore molto aggressive, per questo difficilmente curabili.

Per il cancro al seno, una diagnosi precoce è di vitale importanza visto che consente alle pazienti, in moltissimi casi, la guarigione completa. Se diagnosticato precocemente, consente nell’87% dei casi una sopravvivenza superiore ai cinque anni.