DEVOLVI IL 5XMILLE A MAMME DOMANI. AIUTA I NOSTRI PROGETTI. CF: 09390161009 |
Mobbing in gravidanza, sempre più diffuso. In Giappone inizia la battaglia... |
Donna - Articoli | |||
Scritto da Mary Giovedì 02 Ottobre 2014 08:02 | |||
In Giappone, Paese per cultura maschilista in grande trasformazione, si sta combattendo contro il mobbing in gravidanza. Questa forma di pressione psicologica, volta al licenziamento spontaneo della lavoratrice, è considerata una molestia, al pari di quelle sessuali e degli abusi di potere.
La scoperta di una gravidanza è per la maggioranza delle donne un momento di gioia infinita, però, spesso bisogna fare i conti con una realtà dura, quella del mondo del lavoro. Una donna giovane e fertile, magari con un compagno fisso o sposata, è una lavoratrice destinata ad avere un bambino e quindi risulta essere costosa e problematica per molti datori. Sono numerose le ragazza costrette, ancora oggi, a firmare lettere di licenziamento in bianco al momento dell’assunzione, per togliere il disturbo in caso di gestazione. In queste condizioni parlare di parità di genere è davvero complicato, se non impossibile.
Secondo i dati del Ministero del Lavoro giapponese, solo il 46% delle donne rientra al lavoro dopo il primo figlio. Un dato scarso ma in crescita rispetto a 10 anni fa dove la percentuale si fermava al 32%. Come mai? Sono frequenti i casi di mobbing. E non è tutto, perché le donne, proprio come le italiane, conoscono poco la legge e di conseguenza i loro diritti. In Giappone, però, qualcosa si sta muovendo. Hanno capito che le pressioni professionali in gravidanza sono una molestia. È stata fondata un’associazione, la Matahara Net, per aiutare le donne e soprattutto per sperare che presto la società tuteli i loro diritti di lavoratrici incinte. Sul sito si possono trovare informazioni, consulenze legali e il programma della campagna contro il mobbing che sta raccogliendo numerosi consensi. Se riescono a lottare le giapponesi, se riescono a farsi ascoltare, possiamo farlo anche noi, ma la spinta deve ovviamente partire dal basso.
|
Con la collaborazione della BCC di Roma Corso gratuito per bambini di 6/7 anni: laboratorio di pittura creativa a Roma Per i più grandi |