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La crisi economica colpisce la salute delle donne: una su quattro la trascura per risparmiare |
Donna - Articoli | |||
Scritto da Letizia Perugia Giovedì 20 Dicembre 2012 10:50 | |||
Esisteva già una carenza di prevenzione e scarsa attenzione alla medicina generale, ora la crisi economica ha indotto la donne a trascurare la propria salute per mancanza di denaro, di tempo, di attenzione. Una donna su quattro ha rinunciato ad occuparsi della propria salute, soprattutto per rivolgere le poche risorse economiche alla famiglia e ai figli.
Sale l'incidenza di tutte le maggiori patologie: un quinto delle donne europee sviluppa un tumore prima dei 75 anni, un terzo di questi casi potrebbe essere evitato con azioni tempestive di prevenzione. C'è stato un innalzamento delle vita media, ma rimane forte la bassa adesione alle grandi campagne di sensibilizzazione. I disturbi psichici destano preoccupazione, in particolare la depressione, con un'incidenza annua intorno al 7% (27-30 milioni di casi di cui due terzi fra le donne) nella popolazione con età inferiore ai 65 anni. Le malattie cardiache (infarto e angina pectoris) e cerebrovascolari (ictus), sono divenute due fra i principali problemi di sanità pubblica tra le donne per il peggioramento della qualità della vita, esasperata anche dalle difficoltà economiche. La situazione a rischio è stata segnalata dalla ricerca curata dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna (O.n.d.a) con la collaborazione di Farmindustria, che oggi a Roma hanno presentato il volume "La salute della donna. Analisi e strategie di intervento". Alla presentazione c'era anche il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, la presidentessa di O.n.d.a, Francesca Merzagora e i curatori ed esperti Walter Ricciardi, ordinario di Igiene e Medicina Preventiva all'Università del Sacro Cuore e Claudio Mencacci, presidente della Società Italiana di Psichiatria. Lo studio comprende quattro temi: oncologia, malattie cardiovascolari, salute mentale, materno-infantile. Diventa sempre più necessario potenziare in tutti questi settori la medicina di genere, indirizzata specificamente alle donne. Se la sanità pubblica non ha la capacità di rinnovarsi in questa direzione, riorganizzandosi, le conseguenze ricadranno sull'intera società: meno salute per le donne vuol dire meno salute per tutti. Secondo Ricciardi l'Italia è agli ultimi posti nel mondo per la prevenzione. La situazione cambia da regione a regione. Gli esami preventivi (come il pap-test o la mammografia) portano il sud in coda, non per le scarse risorse, ma perchè ci sono regioni che non hanno speso i fondi destinati alla prevenzione. La donna meridionale risulta essere la più penalizzata. L'uscita del libro in coincidenza con le festività natalizie accresce la necessità di riflettere ancora di più sull'importanza della salute e della nostra vita, su ciò che è veramente importante. Questo volume rappresenta un appello alle donne, ma soprattutto alle Istituzioni. Queste dovrebbero seguire i contenuti del volume, che fotografa la situazione clinico patologica attuale, evidenziando le esigenze femminili in ambito socio-assistenziale. Ancora oggi le differenze di genere rappresentano uno dei più importanti nodi ancora da risolvere della sanità pubblica e una sfida per il futuro.
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