Domani esce nelle sale cinematografiche il film di Sergio Castellitto "Venuto al mondo", una avvincente storia sulla famiglia, la maternità e il tema delle gravidanze surrogate. Il film tratto dall'omonimo libro di Margaret Mazzantini vede nel cast Penelope Cruz, Emile Hirsch e Pietro Castellitto. Narra la vicenda di Gemma (Penelope Cruz) che, ancora piena di ricordi degli anni di guerra,  vola a Sarajevo con suo figlio Pietro per assistere a una mostra in memoria delle vittime dell'assedio, che include le fotografie del padre del ragazzo.

La Cruz aveva lasciato Sarajevo 19 anni prima, quando la città era sotto assedio e il figlio era appena nato, lasciando li suo marito Diego senza poi mai più rivederlo, e la sua famiglia sopravvissuta alla guerra. I due, fortemente innamorati, non potevano concepire naturalmente e così prese piede l'idea della maternità surrogata che sfocia nella figura di Aska.

Castellitto ci racconta come questo sia un film molto evocativo, carico di immagini. Un racconto che come un coltello entra in una ferita lunga 25 anni di storia di una donna e di una parte dell'Europa.

Un film di produzione italo-spagnola girato tra Sarajevo e Torino, non realistico come ci dice lo stesso Castellitto: "Il cinema deve sembrare, deve restituire il ricordo di quel dolore, della sofferenza e della speranza".

Bellissimo il complimento della Mazzantini che ha visto vivere sullo schermo la sua storia, vedendo questo film come figlio del libro anche se allo stesso tempo ne è completamente svincolato. Un film che racconta la storia di antieroi che loro malgrado devono fare gli eroi.