Con un'ordinanza emanata ieri il Ministero della Salute ha vietato la vendita, ai minori di 16 anni la vendita delle sigarette elettroniche, ovvero di quei dispositivi che si possono acquistare nelle farmacie e che ad ogni boccata sprigionano vapori aromatizzati che danno l'illusione di fumare.

In taluni casi queste sigarette elettroniche contengono anche una percentuale di nicotina. Il timore è che la nicotina presente in piccola percentuale anche in queste speciali sigarette possa indurre a forme di dipendenza nei giovani. Bisogna anche sottolineare che in molti nutrono dubbi circa l'efficacia di queste sigarette elettroniche. L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nel 2010 ha affermato che le sigarette elettroniche hanno troppi additivi chimici e non aiutano in realtà a smettere di fumare.

Nello stesso anno anche la magistratura ha preso di mira queste sigarette. Il procuratore torinese Raffaele Guariniello ha deciso di aprire un fascicolo per indagare su queste sigarette elettroniche. E anche i medici sembrano non accettare di buon grado questi apparecchi, sostenendo che su di essi non sono stati condotti studi scientifici di efficacia e di non pericolosità e che quindi non si può escludere che inducano ad un rischio di dipendenza o intossicazione da nicotina.

Servirà dunque approfondire le ricerche e i test perchè le conoscenze scientifiche su questi dispositivi elettronici non sono ancora sufficienti per definirne una regolamentazione certa. Anche se qualche test è stato effettuato, nello specifico dal San Raffaele di Milano e dal Centro cardiologico di Monza, non è ancora abbastanza. L’obiettivo dell’autorità sanitaria è di riuscire ad adottare misure analoghe a quelle previste per il controllo del fumo di tabacco relative sempre ai minori di 16 anni.

Ma il divieto si limiterà per il momento per 12 mesi. Nel frattempo dovrà essere redatta “una regolamentazione complessiva di tali dispositivi elettronici sulla base delle evidenze scientifiche che si renderanno disponibili".