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Essere pessimisti è questione di DNA |
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Scritto da Giorgia Marchesi Mercoledì 09 Febbraio 2011 14:44 | |||
Secondo uno studio condotto da alcuni ricercatori dell'Università del Michigan (Usa), il pessimismo di alcune persone è innato, non acquisito nel corso della vita. I ricercatori hanno correlato la quantità di neuropeptide Y con la propensione verso la visione negativa della vita ed è emerso che il neuropeptide Y, è determinante per far si che le persone tendano verso una visione positiva o negativa, indicando che la sua scarsa presenza nel cervello farebbe tendere verso il pessisimo.
Di conseguenza, le persone con bassi livelli di neuropeptide, che produce una visione negativa, avrebbero una maggior difficoltà di affrontare gli eventi stressanti. Inoltre, un altra conseguenza di questi fattori è l'inclinazione a sviluppare più facilmente depressione. Il team ha effettuato due test: nel primo ha sottoposto i pazienti alla risonanza magnetica funzionale; i volontari guardavano uno schermo con delle parole, alcune neutre, altre negative e altre cariche di positività. Ebbene, in risposta alle parole negative (come assassino) i pazienti con basso Npy hanno mostrato una forte attività della corteccia prefrontale, che elabora le emozioni. Gli altri hanno mostrato una reazione ridotta. In un secondo test, attraverso un'iniezione di soluzione salina nella mandibola, è stato scatenato nei partecipanti un dolore modesto per 20 minuti. Analizzando le reazioni prima e dopo la prova, il team ha scoperto che i soggetti con bassi livelli della sostanza Npy erano molto più negativi, sia prima che dopo la puntura. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Archives of General Psychiatry. Fonte: IAMM
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