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Milano: una puerpera su cinque non dichiara il padre |
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Scritto da Angela Messina
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![]() Secondo le stime, che riguardano il periodo compreso tra il 1° gennaio 2010 e il 30 settembre 2010, su un totale di 1298 neomamme, il 22% di esse non dichiara l'identità del partner. Il fenomeno rispetto allo scorso anno ha subito un incremento del 7%, nonostante il numero di nascite stimate sia in linea con quelle del 2009 (circa 6 mila e 500). ![]() Ma le donne che non dichiarano il padre non sono tutte italiane. Le straniere sono circa 1 su 3 (27,7%), mentre quelle del nostro paese sono il 72,3% del totale. L'89% di esse è italiana e ha un'occupazione, mentre il 56,3% è costituito da straniere. Le neomamme casalinghe italiane rappresentano invece il 7,3%, molto meno rispetto alle straniere (il 32,9%). Dal momento della nascita, in ogni caso, le madri hanno comunque 10 giorni per indicare il padre del bambino nelle registrazioni al Comune: questo potrebbe voler dire che le donne non sono per forza madri single, ma che magari hanno solo bisogno di un po' di tempo in più. Alla Mangiagalli quest’anno sono stati fatti ben 215 parti gemellari, 6 trigemini e un quadrigemino, con una media di 18 parti al giorno e un picco di 33 nascite registrato lo scorso 6 luglio. Un milanese su due nasce proprio qui. I dati relativi all’aborto sono in linea con quelli del 2009: 1440 interruzioni volontarie e il 99% attraverso la pratica chirurgica. C’è stato un trend in calo negli ultimi mesi, da quando il fondo Nasko è diventato più attivo e conosciuto. Questo fondo è quello che supporta le madri che stanno pensando di abortire perché non possono permettersi di mantenere il bambino. Fonte: IAMM
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