Secondo la Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo), il sesso virtuale crea rischi per quello reale. E sarebbe proprio Facebook il luogo virtuale in cui nascono gran parte delle concezioni erronee sul sesso e i contraccettivi. Le conseguenze di questi comportamenti sono nel migliore dei casi gravidanze indesiderate ma si può anche correre il rischio di contrarre malattie sessuali.

A confermare quanto afferma la Sigo, sono stati alcuni dati che hanno mostrato che ad esempio in Gran Bretagna è stata riscontrata una forte correlazione tra le aree in cui Facebook è molto usato e il numero di persone affette da sifilide. Un numero davvero impressionante che conta oltre il 400% dei casi di contagio.

Se n'è parlato anche durante il Convegno nazionale promosso a Roma dalla Sigo in cui sono stati resi noti alcuni dati di Save The Children, secondo cui in Italia il 14% dei teenager manda proprie foto di nudo per ottenere regali come ricariche telefoniche o ricompense in denaro, il 40% guarda abitualmente immagini o video di argomento sessuale, il 22% ha rapporti intimi con qualcuno conosciuto solo sul web. E per il 10% di essi la fonte di informazioni sul sesso sarebbe la tv.

Secondo una recente indagine pubblicata sul Journal of Adolescent Health, Facebook e Co. sono fra le principali fonti di creazione di falsi miti sulla contraccezione, una fra tutte l'impossibilità di rimanere incinta durante il primo rapporto sessuale. Una situazione grave che deve essere monitorata attentamente, visto che in Italia 7 ragazzi su 10 hanno un profilo su Facebook e il 17,2% trascorre sul web più di tre ore al giorno.

Internet non è però il male assoluto. I ginecologi italiani hanno infatti creato www.sceglitu.it, portale per aiutare i giovani (ed i meno giovani) ad ottenere una corretta informazione sessuale.

Fonte: Adnkronos