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Iran: sospesa l'esecuzione per lapidazione di Sakineh |
Donna - Articoli | |||
Scritto da Eva Forte Lunedì 12 Luglio 2010 11:53 | |||
La donna di 43 anni, Sakineh Mohammadi-Ashtiani, condannata a morte per adulterio in Iran ha visto sospendere la sua esecuzione per lapidazione grazie a ragioni umanitarie.
Madre di due bambini, fu condannata nel 2006 per aver avuto rapporti con due uomini, anche se il marito era morto: il caso giudiziario rimane incerto, poiché la donna avrebbe confessato solo dopo aver ricevuto 99 frustate. Nel 2007 la Corte Suprema Iraniana ha confermato la condanna prevista per le adultere, con morte per lapidazione. Una pena che è stata applicata più volte nei periodi precedenti, ma che per Sakineh ha visto mobilitare l'opinione internazionale, così come anche parte del regime iraniano stesso. Due fazioni contrastanti in Iran nei confronti della morte per lapidazione che dal 2007 ad oggi hanno messo in discussione una pratica per molti vergognosa nei confronti delle donne e che ne ha bloccato l'esecuzione. La condanna a morte per lapidazione è una vera e propria tortura, dove la donna viene sotterrata in modo da lasciar fuori solo la testa. A questo punto viene colpita da diverse pietre piccoli ma taglienti, così da non provocare una morte immediata. "Le condanne quali quella alla lapidazione verranno attentamente riviste e probabilmente cambiate", ha annunciato all'agenzia Irna il responsabile dei diritti umani in Iran, Mohammad Javad Larijani. Per salvare la vita a Sakineh una petizione online ha raccolto oltre 57.000 firme in costante crescita e tutto il mondo VIP si è mobilitato al fianco di politici e premi Nobel per richiederne la salvezza. Approfondimenti: Sito web freesakineh.org Fonte: AGI
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