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All’Ospedale Sacco apre il nuovo ambulatorio di “Ostetricia e Psicofarmacologia” |
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Scritto da Dott psicologa Melissa Pozzo Lunedì 21 Maggio 2012 12:24 | |||
Al giorno d’oggi molte donne affette da patologie psichiatriche desiderano una gravidanza. Le patologie di cui sono portatrici sono le più varie, ma certamente i disturbi di più frequente riscontro sono i cosiddetti disturbi dell’umore, in particolare la depressione, con un’ incidenza nella popolazione generale tra il 9 ed il 20%. Spesso la depressione insorge proprio durante la gravidanza, colpendo circa il 14-23% delle donne in questo particolare periodo della vita. Il 10% delle donne svilupperà invece il quadro della depressione post-partum nel puerperio.
Alla luce di queste statistiche è normale aspettarsi di incontrare una gestante affetta da tale patologia e spesso già in terapia psicofarmacologica. Ciononostante, la patologia psichiatrica viene spesso misconosciuta o sottovalutata e alla donna viene genericamente consigliato di sospendere i farmaci, a volte con gravi rischi di un peggioramento della sintomatologia materna ed anche di complicazioni della gravidanza. In letteratura sono innumerevoli gli studi che dimostrano come una depressione non trattata sia correlata a complicanze ostetriche, quali parto prematuro, induzione pretermine del travaglio, sofferenza fetale e basso peso alla nascita. La patologia psichiatrica si associa, inoltre, in una percentuale significativa dei casi, ad un rischio aumentato di aborto spontaneo e ritardo di crescita fetale.Per limitare la comparsa di queste complicanze, sempre più frequentemente vengono prescritte terapie a base di antidepressivi in gravidanza e durante l’immediato periodo post-partum. Tra gli antidepressivi somministrati in gravidanza in presenza di un’effettiva necessità, gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) sono generalmente considerati i farmaci di prima scelta, in quanto relativamente sicuri durante la gestazione. Sono disponibili in letteratura diversi studi sulle sostanze appartenenti a questa classe terapeutica, in particolare per la fluoxetina, i cui risultati non suggeriscono un incremento di difetti congeniti. Recenti evidenze sperimentali e cliniche hanno ipotizzato che gli SSRI siano comunque in grado di attraversare la barriera placentare e di svolgere quindi azioni importanti sul feto. In particolare, l’uso prolungato e/o in prossimità del parto può causare sindrome d’astinenza neonatale (ittero, irritabilità, tremori e ipertono).Sulla base delle evidenze attuali appare chiaro che il rapporto rischio-beneficio del trattamento psicofarmacologico in gravidanza debba essere attentamente valutato allo scopo di minimizzare l’esposizione del feto agli effetti potenzialmente dannosi dei farmaci e di una patologia psichiatrica non trattata. Allo scopo di rispondere a tale esigenza l’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Luigi Sacco di Milano, in collaborazione con l'Unità di Farmacologia Clinica e di Pscichiatria, ha attivato il nuovo “Ambulatorio di Ostetricia e Psicofarmacologia” per valutare la tollerabilità e sicurezza, sulla madre e sul feto, delle terapie farmacologiche assunte durante la gravidanza. Scopo primario di questo ambulatorio è quello di seguire le donne longitudinalmente, fin dalla consulenza preconcezionale. Un team multidisciplinare formato da Ginecologi, Psicologi, Farmacologi e Psichiatri fornirà alla donna che le richieda, informazioni in merito al desiderio di maternità, visto nel contesto più ampio della loro patologia psichiatrica. Le pazienti riceveranno una consulenza circa la possibilità di modificare la terapia in atto, valutando i rischi che questa comporta per lo sviluppo fetale, e in merito all'impatto che la gravidanza ha sulla patologia sottostante. Verranno inoltre organizzati periodici controlli clinici e strumentali per il monitoraggio del benessere materno-fetale, secondo il protocollo in atto presso l’Unità di Ostetricia e Ginecologia. Qualora vi fossero rischi malformativi correlati alla terapia in atto, sarà inoltre possibile effettuare presso la stessa struttura ecografie ostetriche di II livello per la valutazione della morfologia e della crescita fetale. I livelli plasmatici degli psicofarmaci verranno dosati nel I, II, III trimestre di gravidanza ed al parto. Il neonato sarà infine seguito con un protocollo neonatologico specifico, volto ad escludere una sindrome da astinenza neonatale. L’ “Ambulatorio di Ostetricia e Psicofarmacologia” si prefigge l’obiettivo di concentrare in un solo spazio quei servizi che si rendono necessari ad una donna affetta da una problematica psichiatrica, in terapia o meno, che decida di programmare/proseguire la gravidanza.Uno specifico e precoce trattamento della patologia psichiatrica in gravidanza e nel puerperio permette la prevenzione, il controllo e la riduzione di situazioni cliniche che hanno importanti ripercussioni sulla salute e sulla relazione madre-bambino. Un particolare ringraziamento va all’Associazione Italiana per lo Studio delle Malformazioni (ASM) che ha contribuito in modo significativo all’apertura di tale spazio ambulatoriale attraverso il finanziamento per progetti di ricerca avanzata riguardanti l’utilizzo dei farmaci nel corso della gestazione. Modalità di accesso: contattare il Day Hospital al numero 02/39042257, da lunedì a venerdì dalle ore 10.30 alle 13.00. Responsabili dell’Ambulatorio di Ostetricia e Psicofarmacologia: Dr. Emanuela Taricco, Dirigente Medico dell'U.O. di ginecologia e ostetricia. Dott. Melissa Pozzo, psicologa e psicoterapeuta, dottoranda in scienze fisiopatologiche, neuropsicobiologiche e assistenziali del ciclo della vita. Prof. Irene Cetin, Professore Associato di Ostetricia e Ginecologia presso l’Università degli Studi di Milano e Direttore U.O. Complessa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Luigi Sacco.
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