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Estate: disidratazione in agguato |
Benessere - Articoli | |||
Scritto da Martina Paolucci Mercoledì 18 Luglio 2012 09:41 | |||
Con l'estate il pericolo è sempre in agguato: disidratarsi è facilissimo, con la sudorazione elevata provocata dalle alte temperature tipiche della stagione. Ci si disidrata quando la quantità di acqua assunta è inferiore alla quantità di acqua persa. I sintomi principali sono riconoscibilissimi: sete, astenia, fiacchezza e debolezza, vertigini, ansia e palpitazioni, ipotensione, affaticamento e sonnolenza, pelle e mucose asciutte. Una diminuzione dell'acqua totale corporea (ATC) corrispondente al 2% del peso corporeo può a alterare la termoregolazione dell'organismo alterando le capacità fisiche del soggetto, una diminuzione del 5% può causare crampi, al 7% si hanno allucinazioni e perdite di coscienza. Quando si raggiunge un calo del 20%, è a rischio la stessa vita.
Quindi, la cosa migliore da fare è bere adeguatamente, per prevenire malattie e disturbi più lievi. Purtroppo, però, la maggior parte delle persone non beve abbastanza, probabilmente perchè non sa quanti e quali sono i benefici di una corretta idratazione. Quando, poi, insieme all'acqua si forniscono all'organismo anche i sali minerali che tante funzioni hanno nell'organismo, il gioco è fatto, e il corpo sta bene. San Pellegrino, nota per le sue acque minerali, promuove anche progetti che diffondano una cultura dell'acqua, un bene da preservare. Attenzione soprattutto a bambini, anziani, donne e atleti. I consigli degli esperti sono chiari: bere spesso e a piccoli sorsi: 8 bicchieri di acqua al giorno (per circa 1,5 litri) garantiscono il miglior rendimento metabolico e assicurano l'idratazione ottimale e il corretto smaltimento delle tossine in eccesso. Un restante litro normalmente viene assunto mediante l'ingerimento di cibi. Tutti devono bere, ma alcuni soggetti ne hanno ancor più bisogno, se possibile, di altri: i bambini hanno un turnover più veloce e una maggiore percentuale di acqua corporea e, soprattutto, i neonati, rischiano di disidratarsi molto di più. Sono a rischio in particolare perchè il senso della sete in loro è meno sviluppate che negli adulti, quindi più suscettibile ad errori di distribuzione. Per quanto riguarda le donne, ci sono fasi in cui prestare maggiore attenzione: in pubertà, in gravidanza, durante l'allattamento e in menopausa. Per gli anziani, infine, è importante essere vigili perchè è molto più facile che l'equilibrio idro-elettrico, da cui dipende il corretto svolgimento di moltissime funzioni corporee, risulti sfasato. Dulcis in fundo: gli sportivi. Se la temperatura corporea che normalmente è di 20°C si innalza fino ai 40°C, l'acqua giornaliera necessaria può essere più che triplicata. Aggiungendo l'attività sportiva, la quantità d'acqua necessaria raggiunge livelli quasi impressionanti. Nello sport non si beve per dissetarsi, ma solo per mantenere le proprie capacità di prestazione. Quindi, ogni 15-20 minuti è bene assumere (poca) acqua per mantenere l'equilibrio, reintagrando completamente l'organismo alla fine dell'allenamento.
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