Per chi soffre d'insonnia, il momento di andare a letto spesso diventa un incubo, ma presto addormentarsi potrebbe non essere più un problema perchè basteranno delle onde emanate da una macchina del sonno per conciliare l'arrivo del sonno e dormire sonni tranquilli. La macchina del sonno, tramite delle placche poste sulla testa, emetterà delle lievissime correnti, non percepibili, prima che i soggetti si addormentino e durante tutta la fase, saranno monitorati con un elettroencefalogramma.

Al progetto,tutto italiano, stanno lavorando ricercatori del Policlinico A. Gemelli e del Fatebenefratelli, coordinati da Luigi De Gennaro, docente di psicologia all'Università Sapienza di Roma e da Paolo Maria Rossini, docente di Neurologia all'Università Cattolica di Roma. La sperimentazione, annunciata al Congresso della Società Europea di Neurofisiologia Clinica, in svolgimento all’Università Cattolica, sarà fatta su giovani, che settimanalmente, si fermeranno a dormire presso il laboratorio di Psicofisiologia della Sapienza.

Il Dott. Paolo Maria Rossini spiega che verranno effettuati più test, con vari dosaggi per testare quello che già si sa in linea teorica. Al momento attuale si conoscono quali sono i circuiti implicati nel processo di addormentamento e che queste correnti elettriche sono in grado di inibire o eccitare i neuroni. Adesso, grazie a questa sperimentazione, si valuteranno le possibilità di inibizione e eccitazione e si posizioneranno gli elettrodi anche sulle mastoidi, l'osso situato dietro l'orecchio, per creare un flusso di corrente che attraversa il tronco dell'encefalo, dove sono localizzati i centri cerebrali che regolano il sonno.

Entro la fine dell’anno, si attendono i primi risultati della sperimentazione, che potrebbe contribuire a migliorare la condizione di tutti quelli che soffrono d’insonnia, che si stima, siano tra il 10 ed il 20% della popolazione.