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Allergia alle arachidi: iniziata la sperimentazione con il cerotto |
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Scritto da Giorgia Marchesi Martedì 31 Maggio 2011 10:23 | |||
Si parla di allergia alimentare quando l’organismo reagisce in modo anomalo ad un alimento. In questa reazione viene coinvolto il sistema immunitario che, attraverso la formazione di anticorpi specifici (chiamati IgE ), ha il compito di difendere l’organismo da ogni pericoloso invasore, solitamente batteri e virus.Dal punto di vista della sintomatologia, l'allergia alle arachidi si presenta come una delle più gravi, sia per la persistenza dei sintomi sia per l'alto rischio di insorgenza di shock anafilattico. Infatti l’allergia alle arachidi è una patologia preoccupante, che inizia in tenera età, dura per tutta la vita e può essere letale; in realtà non si tratta solo di arachidi, ma anche di noccioline americane, i vari tipi di noci che crescono su albero, le noci stesse, le mandorle, le noci brasiliane e le nocciole, che possono provocare sintomi anche con un minimo contatto con la pelle o per inalazione.
I sintomi possono essere meno gravi come sfoghi cutanei, nausea e mal di testa e a volte gonfiore della lingua e delle labbra o a quelli più critici come lo shock anafilattico; questo tipo di allergia ha un’incidenza sulla popolazione adulta intorno al 2% mentre nei bambini, si parla di un’incidenza che varia dal 3 al 7%, anche se, nella maggior parte dei casi, l’allergia viene superata con l’età scolare. Proprio per questo motivo in Europa e in Usa sono iniziate le sperimentazioni di un cerotto che potrebbe risolvere il problema delle allergie alle noccioline. La striscia adesiva, riferisce il Daily Telegraph, rilascia sotto la pelle piccolissime quantità dell’allergene per educare il corpo a non reagire eccessivamente, e potrebbe essere disponibile entro 3-4 anni. Il cerotto, una volta applicato sulla pelle, rilascia in maniera graduale, non direttamente nel sangue, l’allergene alimentare delle noci. Così l’organismo può, come accade per i vaccini, abituarsi in maniera graduale alla sua presenza, evitando così che nel caso in cui il soggetto allergico dovesse venire a contatto anche accidentalmente con le noccioline queste provochino forti reazioni. L’obiettivo preposto è quello di trovare una terapia che permetta di ridurre le possibilità di avere degli shock anafilattici anche per colpa di piccole quantità di questo allergene.
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