Quante volte nella vita abbiamo partecipato, sia attivamente che passivamente e comunque nostro malgrado, a discussioni sulle dimensioni del pene? Troppo piccolo, troppo grande, troppo corto, troppo largo... ormai credo che ognuna di noi si sia fatta comunque un'idea in merito.

Secondo un'indagine pubblicata sulla rivista Sexually Transmitted Infections quello che comprometterebbe la qualità della prestazione non sarebbe il pene in sé, ma il profilattico usato.

Come può influire, direte voi, sulla qualità di un rapporto? Tralasciando l'evidente lato psicologico della passione bloccata per una manciata di secondi durante i quali lui indossa questa protezione, la colpa sarebbe della scelta del preservativo inadatto.

In definitiva è come se andassimo in giro con dei jeans che sono o troppo larghi o troppo stretti: ci sentiamo scomode, non camminiamo bene, ci si blocca la circolazione o dobbiamo sempre stare a tirar su la vita, per buona pace della nostra classica disinvoltura.

Quando ci sono di mezzo i preservativi però c'è in ballo anche altro: aumentano considerevolmente i rischi di gravidanze indesiderate, la trasmissione di malattie sessuali e, non ultimo, diminuisce il piacere.

Ma come mai gli uomini, oltre a scegliere le varie proprietà in commercio (stimolanti, ritardanti, profumati o con musichette varie) non sanno scegliere anche la taglia giusta? Puro masochismo? Il più delle volte è per una questione di orgoglio maschile: un pene di taglia "small" potrebbe essere oggetto di scherno da parte della partner di turno.

Approfondimenti: Sito della rivista Sexually Transmitted Infections