Le allergie primaverili sono in agguato con l'arrivo della fine di marzo, ma quest'anno le temperature tiepide faranno in modo di anticiparle e, oltre ad essere estremamente fastidiose, si prolungheranno anche per svariato tempo.

Roberto Perricone, direttore della scuola di specializzazione di allergologia e immunologia dell'Università di Tor Vergata, ha raccomandato di iniziare subito la terapia preventiva in quelle persone che soffrono regolarmente di attacchi allergici. L'allergene prevalente è quello da 'cupressacae' (cipresso), raro in questo mese.

L'allergologo spiega che i sintomi di questa forma di allergia sono quelli comuni ad altre (raffredore, congiuntivite, tosse secca, asma) anche se a volte possono essere più severi e qualcuno risponde scarsamente alla terapia anti-istaminica. Quest'ultima è sempre alla base della terapia sintomatica.

Nelle allergie ai pollini in generale, i sintomi consistono in raffreddore a volte molto fastidioso e "acquoso", bruciore e arrossamenti agli occhi, congiuntivite, tosse nella maggior parte dei casi secca e soprattutto la fastidiosissima asma. Se l'esposizione al polline vi provoca i sintomi appena citati ma non sapete di avere qualche allergia, il consiglio è di rivolgersi prontamente ad uno specialista in grado di individuare la giusta terapia per il vostro caso.

I rimedi naturali sono il Ribes nero, ottimo antinfiammatorio, una specie di cortisone ma totalmente naturale e quindi privo di tossicità, consigliato contro il raffreddore, la congiuntivite e la bronchite di carattere allergico. Utili anche la Perilla e la Rosa canina. Per una terapia omeopatica è sempre buona norma rivolgersi ad uno specialista del settore che saprà indicare una terapia personalizzata.

Per i soggetti fortemente asmatici è consigliabile avere sempre a portata di mano il broncodilatatore, mentre antistaminici e cortisonici anche in forma di spray nasali oppure bronchiali, sono ottimi alleati per curare l'allergia.