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Calendario dei pollini in Italia |
Benessere - Articoli |
Scritto da Carmela Pelaia Lunedì 18 Marzo 2013 11:00 |
I pollini di particolari piante possono scatenare reazioni allergiche in individui maggiormente sensibili a queste sostanze. La pollinosi più frequente è data dalla allergia alle graminacee (erbe comunissime nei prati e che compongono la parte principale del fieno) ed è quindi diffusa e conosciuta come "raffreddore da fieno".
Per adeguarsi e proteggersi al meglio è opportuno conoscere il calendario dei vari allergeni stagionali. Il polline, ovviamente, rappresenta il maggior allergene stagionale che può essere introdotto dall'organismo attraverso la respirazione. Questi microscopici 'granelli', invisibili ad occhio nudo, sono rilasciati dalle piante durante il periodo di fioritura che varia a seconda della specie e della posizione geografica. La risposta allergica sistemica è detta anche anafilassi: a seconda del livello di severità, può causare reazioni cutanee, broncocostrizione, edema, ipotensione fino allo shock anafilattico con possibile insorgenza di coma, a volte letale. I sintomi di allergia ai pollini possono essere rinite allergica con rigonfiamento e secrezione dal naso; arrossamento e prurito della congiuntiva sfociando in congiuntivite; per quanto riguarda le vie aeree inferiori possono svilupparsi episodi di irritazione, broncocostrizione, attacchi d'asma; dermatite allergica come eczemi, orticaria, neurodermite (parzialmente) e dermatite da contatto. I pollini più importanti dal punto di vista clinico sono: i pollini rilasciati da alcune piante erbacee (come le Graminacee, le Urticacee e le Composite) e quelli di alcune piante arboree (come le Cupressacee, le Oleacee e le Betulacee). Le Graminacee rappresentano la famiglia erbacea più diffusa. Sono diffuse sia in campi coltivati (come grano, segale, granturco) sia in campi incolti. Per questo motivo le Graminacee comprendono svariate specie come: grano, segale, granturco, mais e avena. Tipicamente la loro stagione di fioritura inizia ad aprile. Per prevenire e adeguarsi all'arrivo delle allergie stagionali è opportuno conoscere il calendario completo per specie. Alcuni allergeni introdotti nell'organismo attraverso la respirazione possono avere carattere stagionale. Infatti, alcune sostanze sono presenti nell'aria sono il alcuni periodi dell'anno. Quelli più importanti dal punto di vista clinico sono: i pollini rilasciati da alcune piante erbacee (come le Graminacee, le Urticacee e le Composite) e quelli di alcune piante arboree (come le Cupressacee, le Oleacee e le Betulacee). Le Graminacee rappresentano la famiglia erbacea più diffusa. Sono diffuse sia in campi coltivati (come grano, segale, granturco) sia in campi incolti. Per questo motivo le Graminacee comprendono svariate specie come: grano, segale, granturco, mais e avena. Tipicamente la loro stagione di fioritura inizia ad aprile. Le Urticacee sono particolarmente diffuse al Centro e al Sud Italia. Tra le specie più comuni troviamo la Parietaria. La sua fioritura al Sud è praticamente perenne (da Febbraio a Novembre). Al Centro, invece, va da Febbraio ad Ottobre mentre al Nord da Marzo a Maggio. Le Oleacee comprendono alcune specie come l'Olivo, il Frassino e il Ligustro attive tipicamente da Aprile fino a fine Giugno. Le Cupressacee comprendono alcune specie quali il Cipresso e il Cedro giapponese. La loro fioritura (con qualche variazione a seconda della specie e della regione) inizia già a Febbraio e perdura fino a Marzo. Le Composite comprendono molte specie come l'assenzio, l'ambrosia, la margherita, il girasole e la camomilla. La fioritura è normalmente compresa nel periodo estivo-autunnale. Le Betulacee (presenti prevalentemente nel Nord Italia) hanno un periodo di impollinazione va da febbraio fino a maggio. Approfondimenti: AIA |
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