Le persone ad alto rischio di ictus ed altri eventi cardiaci sono spesso raccomandate di assumere bassi dosi di aspirina per ridurre le probabilità che questi avvengano. L'aspirina riduce questo rischio perchè, grazie alla sua azione fluidificante, impedisce la formazione di coaguli nel sangue.

Uno dei momenti della giornata in cui il rischio d'infarto è maggiore è al mattino: un recente studio a questo proposito consiglierebbe così l'assunzione dell'aspirina durante la sera prima di andare a dormire, in modo da alzare il livello di prevenzione.

Il dottor Tobias Bonten e i colleghi del Leiden University Medical Center in Olanda, hanno condotto per sei mesi uno studio randomizzato (quando cioè l'assegnazione del trattamento ai soggetti avviene con un metodo casuale) su 290 pazienti a rischio malattie ed eventi cardiaci. Suddivisi a caso in due gruppi, i pazienti dovevano assumere un tot di  mg di aspirina al risveglio o alla sera prima di coricarsi.

I risultati su pressione sanguigna e attività piastrinica , presentati all'American Heart Association's annual meeting di Dallas, hanno evidenziato così che sebbene non vi fosse stata una riduzione della pressione arteriosa in entrambi i gruppi, quello che invece si è rilevato è stata una riduzione dell'attività piastrinica di 22 unità di reazione aspirina. Non solo, ma era anche sparito il mal di stomaco tipico in chi assume il farmaco.

Ma non dimentichiamo che l'aspirina è stata oggetto di altri numerosi studi, i quali hanno evidenziato un aumento del 37% di emorragie gastrointestinali (dal Warwick Medical School), mentre l'Istituto Europeo di Oncologia (Ieo) di Milano, diretto da Umberto Veronesi, sta vagliando la possibilità che sia protettiva contro alcuni tumori.