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Stress: raddoppia il rischio di infarto |
Benessere - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Lunedì 01 Luglio 2013 13:56 |
Non bisogna mai sottovalutare lo stress, bisogna tenerlo d’occhio, perché può essere la causa di malattie più serie come quelle cardiache e cardiovascolari, ipertensione e diabete.
Una ricerca, insieme ad una relazione, presentata sull'European Heart Journal si concentra sulla necessità di non sottovalutare lo stress che viene spesso considerato solo come una semplice condizione di stanchezza mentale e fisica.
L'ansia, le difficoltà di concentrazione, il nervosismo, le emicranie, le eruzioni cutanee e altri sintomi ancora, accompagnano le situazioni collegate allo stress. Questi sono tutti sintomi che possono essere considerati per quello che sono e non come potenziale avvisaglia che sarebbe il caso di correre ai ripari. Per sottoporre all’attenzione delle persone e degli operatori sanitari sul "rischio stress", i ricercatori dell'Inserm unit 1018, "The Epidemiology and Public Health Research Centre", in collaborazione con un team di internazionale di ricercatori britannici e finlandesi, ha condotto uno studio in cui si è dimostrato che fondamentale tenere d’occhio lo stress, essere vigili.
Secondo i risultati, infatti, le persone stressate hanno il doppio del rischio di infarto rispetto agli altri. Allo studio hanno partecipato 7.268 partecipanti, e analizzando i sintomi da stress è emerso il rischio di sviluppare una qualche seria malattia che coinvolge in particolare il sistema cardiovascolare.
Lo stress è un male sempre più diffuso e in qualche modo siamo tutti a rischio. L’alto numero di eventi cardiovascolari che si verificano ogni giorno sta in qualche modo a confermare che avremmo bisogno di rallentare i ritmi.
Tra i partecipanti allo studio, chi era sottoposto a situazioni stressanti e manifestava sintomi riconducibili allo stress, come nervosismo, ansia, difficoltà di concentrazione, eruzioni cutanee, aveva il doppio delle probabilità di soffrire di problemi cardiovascolari.
I ricercatori hanno così scoperto che nel lungo periodo, se non si interveniva, i soggetti divenivano esposti a ipertensione e infarto in percentuali elevatissime rispetto alla media.
Fin troppo spesso in effetti, pazienti e medici tendono a non dare il giusto peso a moltissimi problemi fisici e mentali collegati proprio allo stress e all'ansia, compresa la difficoltà di concentrazione e il nervosismo, ma prendere il problema alla leggera, potrebbe comportare delle serie conseguenze per la salute dei pazienti.
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