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Giornata mondiale del Diabete, 9 e 10 novembre |
Benessere - Articoli |
Scritto da Tatta Bis Martedì 05 Novembre 2013 12:11 |
Il diabete riguarda milioni di persone in tutto il mondo, costituisce purtroppo una vera epidemia in costante evoluzione: all'inizio del terzo millennio l'incidenza del diabete nel mondo è in progressivo ed allarmante aumento, con una uguale incidenza tra uomini e donne ed un forte incremento tra le persone giovani.
La Giornata Mondiale del Diabete (GMD) è la più grande campagna di informazione, sensibilizzazione e prevenzione del diabete, ogni anno si celebra in tutto il mondo il 14 novembre ed è promossa da IDF (International Diabetes Federation), organizzazione internazionale composta da 200 Associazioni di oltre 160 paesi, che rappresenta milioni di persone affette da diabete, le loro famiglie e i professionisti sanitari. In Italia, le persone che sanno di essere affette dalla malattia diabetica sono 4 milioni, le celebrazioni della Giornata Mondiale del Diabete (GMD), che si terranno nei giorni 9 e 10 novembre, sono promosse da Diabete Italia (Associazione tra le Società Scientifiche dedicate allo studio e cura del diabete), le Associazioni di volontariato dei pazienti adulti e dei pazienti pediatrici e le Associazioni degli operatori professionali del settore. Questo è un esempio di sinergia d'azione nei confronti della patologia diabete che, come riconosciuto dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite rappresenta un problema sociale per il mondo e pone una seria minaccia alla salute del pianeta, al pari di HIV/AIDS, tubercolosi e malaria.
Quello che non è noto è che il diabete è una delle cause principali di morte prematura nel mondo. Una gran parte dei casi della principale forma di diabete mellito, il diabete di tipo 2, può essere prevenuta agendo in maniera scientificamente corretta sullo stile di vita cioè apportando cambiamenti nelle abitudini alimentari e dedicandosi di più all’attività fisica.
Con il simbolo del "Cerchio Blu" di "Uniti contro il Diabete", Specialisti Diabetologi, Operatori Sanitari e Volontari delle Associazioni di pazienti ti aspettano sabato 9 e domenica 10 novembre nelle principali piazze d'Italia.
Lo slogan della giornata è "IO AL DIABETE NON GLIELA DO' VINTA", in circa 500 piazze italiane saranno allestiti presidi diabetologici in cui sarà possibile ricevere materiale informativo, consulenza medica qualificata ma soprattutto sarà possibile effettuare controlli gratuiti della glicemia.
Le cause del diabete sono legate, nella maggior parte dei casi, a stili di vita non corretti e all’aumento dei livelli di stress, ma sono fattori di rischio che possono essere prevenuti.
Il diabete mellito è una malattia tutte le malattie e condizioni che porta ad un eccesso di zuccheri nel sangue (iperglicemia). La forma più frequente di diabete, il diabete di tipo 2 si manifesta generalmente dopo i 40 anni, soprattutto in persone sovrappeso/obese.
La sua evoluzione è lenta e priva di sintomi: gradualmente la persona perde la capacità di controllare l'equilibrio della sua glicemia.
Il diabete di tipo 2 è comunemente noto come diabete dell'anziano, diabete alimentare o con la sigla DM2 o T2DM.
Il diabete di tipo 1 invece è imputabile ad una reazione autoimmunitaria che distrugge le betacellule del pancreas dove viene prodotta l'insulina.
Essendo l'insulina necessaria a far entrare il glucosio nelle cellule, la persona con diabete di tipo 1 deve assumerla dall'esterno e fare in modo di averne sempre la quantità giusta nel sangue.
Il diabete di tipo 1 insorge spesso in età pediatrica: 100 mila bambini e ragazzi in Italia hanno il diabete di tipo 1 e sono seguiti da una rete di Servizi di Diabetologia Pediatrica all'interno dei quali team specializzati sono in grado di prescrivere le terapie più appropriate e soprattutto di educare la famiglia e i ragazzi a una corretta gestione del diabete.
La persona con diabete deve tenere sempre presente l'effetto che ogni sua scelta, o ciò che gli accade, può avere sulla concentrazione di glucosio nel sangue: significa misurare spesso la glicemia e, sulla base di questi dati, prendere delle decisioni, assumere una determinata dose di insulina, fare o non fare dell'esercizio fisico, mangiare o non mangiare sostanze contenenti carboidrati.
Il diabete di tipo 1 insorge più spesso nei primi 30 anni di vita e comporta il doverci convivere per lunghissimo tempo. Per questo è fondamentale, per la persona con diabete di tipo 1, mantenere il più possibile vicino alla norma la glicemia, evitando iperglicemie che a lungo andare generano le complicanze ma anche ipoglicemie (carenza di glucosio nel sangue).
Esiste anche un diabete detto gestazionale che è una forma temporanea di diabete che caratterizza una percentuale delle gravidanze. A partire dal secondo trimestre di gestazione la madre non riesce a tenere sotto controllo la glicemia, questo tipo di diabete, che caratterizza una quota importante delle gravidanze, sembra scomparire dopo il parto.
Esistono forme di diabete intermedie fra il tipo 1 e il tipo 2 come il Lada (che insorge nella seconda parte della vita come il diabete di tipo 2 ma evolve presto verso la completa insulinodipendenza come il diabete di tipo 1) e il Mody una famiglia di condizioni molto diverse generalmente presenti in determinati ceppi familiari.
Il diabete può essere secondario (cioè causato da un'altra malattia o da una terapia o da un incidente).
Approfondimenti: Sito della Giornata del Diabete
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