DEVOLVI IL 5XMILLE A MAMME DOMANI. AIUTA I NOSTRI PROGETTI. CF: 09390161009 |
Diabete di tipo 1: scoperta la causa |
Bambini - Articoli |
Scritto da Tatta Bis Martedì 29 Ottobre 2013 12:27 |
In un futuro non molto lontano forse la scienza sarà in grado di sconfiggere il diabete di tipo 1 e questa nuova speranza viene dall'Italia: la ricerca è dell’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, in collaborazione con colleghi dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.
Lo studio è stato svolto su 50 bambini sottoposti a screening neonatale e ha evidenziato un aspetto importantissimo: i piccoli che svilupperanno questo tipo di diabete, rispetto alla popolazione di controllo, hanno valori più bassi delle carnitine, come spiega Sonia Toni, che impediscono la distruzione dei linfociti T autoreattivi a livello del timo.
La permanenza di questi linfociti T nel tempo innesca la reazione autoimmune che andrà a distruggere le beta-cellule del pancreas. In futuro gli scienziati sperimenteranno se la somministrarezione al nascituro a rischio diabete, di una dose di integratori di carnitina consentirà di prevenire l'insorgere della malattia.
I risultati della ricerca sono stati pubblicati su "Nutrition and Diabetes". Gian Franco Bottazzo ha spiegato
Gian Franco Bottazzo, ricercatore che ha firmato lo studio, ha commentato i risultati dichiarando che bassi livelli di carnitina alla nascita potrebbero predisporre al diabete 1 in quanto le carnitine servono a eliminare cellule immunitarie autoreattive normalmente presenti nel timo (ghiandola che scompare crescendo) dei neonati.
Se la loro morte non avviene prestissimo, queste cellule entrano nel circolo sanguigno, si annidano nei linfonodi e, se attivate, causano il diabete e è il primo marcatore del diabete 1 trovato alla nascita. Solo con una sperimentazione clinica si potrà però dire se la carenza di carnitina è complice del diabete, conclude l’esperto. La ricerca indica la possibilità di individuare nella popolazione i markers che potrebbero aprire la strada all’insorgenza del diabete di tipo 1 già in epoca neonatale. Intervenire su questi marcatori precoci potrebbe quindi impedire la reazione autoimmune che poi scatenerà il diabete.
Il diabete di tipo I, detto anche "diabete giovanile" in quanto colpisce prevalentemente i giovani e interessa circa il 3% della popolazione mondiale.
A differenza del diabete mellito di tipo II (tipico dell'età adulta o senile anche se negli ultimi anni colpisce sempre più giovani) il diabete giovanile appartiene alla categorie delle malattie autoimmuni.
|
Con la collaborazione della BCC di Roma Corso gratuito per bambini di 6/7 anni: laboratorio di pittura creativa a Roma Per i più grandi |