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Campagna shock contro l'anoressia: "Non sei un disegno" |
Benessere - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Martedì 23 Aprile 2013 08:35 |
Una campagna anti-anoressia, lanciata da un agenzia brasiliana, mostra l'assurda somiglianza tra i bozzetti disegnati e certe modelle esageratamente magre. "Non sei un disegno": con questo claim un'agenzia brasiliana di modelle lancia la propria campagna contro l'anoressia, mostrando una modella ritratta nel classico bozzetto da disegno di moda con a fianco la foto di un'indossatrice anoressica che somiglia in tutto e per tutto a quella di carta, con le sue proporzioni assurde.
La campagna punta sulla relazione inquietante tra il disegno e la realtà, lanciando un messaggio forte e deciso, No all'anoressia. Le immagini hanno già fatto il giro del mondo e fanno discutere.
Ci sono stati commenti favorevoli a questa iniziativa, ma anche commenti di coloro che ne mettono in dubbio l'efficacia. Secondo questi ultimi il messaggio potrebbe risultare positivo per le ragazze non colpite dall'anoressia. Al contrario, potrebbe essere controproducente per quelle che soffrono di disturbi alimentari di questo tipo. Le persone affette da anoressia potrebbero infatti essere tentate di trarre ispirazione da quei bozzetti e da quelle fotografie per diventare ancora più scheletriche. L'aspetto grafico della campagna è stato lodato come "potente". Con l'aiuto di Photoshop vengono accostate le immagini di una modella in carne ed ossa ad una figurina e l'effetto è davvero d'impatto.
Il giornale svizzero "20 Minuten", ben noto per le sue campagne contro l'anoressia, ne lancia una nuova con obiettivo la silhouette in passerella. Nelle sue pagine racconta e sostiene l’iniziativa dell'agenzia brasiliana di modelle "Starsmodel".
Nelle immagini promozionali diffuse, si possono vedere tre modelle magrissime con a fianco dei modelli proposti dai designer: le proporzioni sottili del disegno sono uguali al confronto reale.
Al fianco delle modelle "umane" lo slogan "You’re not a sketch. Say no to anorexia": la campagna invita le modelle a riflettere perché non sono un prototipo ideale, non devono obbligatoriamente incarnare un disegno, ma dire no a quello che le rende tali cioè l'anoressia.
Un altro passo in più, dopo lo scandalo Vogue lanciato dall’ex direttore Kirstie Clements che ha raccontato della pratica di ingoiare fazzoletti per fermare la fame, che si aggiunge alle nuove regole lanciate da Equity.
Il sindacato delle modelle ha firmato un accordo con Vogue Uk al fine di tracciare un nuovo cammino fatto di un orario di lavoro più umano, max 10 ore al giorno, e possibilità di consumare cibo anche sul lavoro.
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