L'ospedale Valdese di Torino contiene il reparto di Senologia che è uno dei migliori di tutta Italia, ma presto verrà chiuso per il drastico ridimensionamento previsto dal piano sanitario regionale. Più di 300 le donne di ogni età hanno aderito all'appello "Mettiamoci le tette", ultima di decine di iniziative a difesa del presidio che si occupa di tumori al seno.

Dietro una tenda nera allestita davanti all'ospedale le donne hanno slacciato il reggiseno per farsi riprendere da fotografi rispettosi che telecomandavano il click dall'esterno, foto che saranno proiettate alla manifestazione del 1° dicembre.

Fabrizio Esposito, uno dei fotografi, dice che si tratta di immagini forti, molte donne hanno subito degli interventi chirurgici. Carla Diamanti, una degli ideatori della mobilitazione, giornalista ma anche paziente del Valdese, dichiara che "non è solo questione di bravura e sensibilità dei medici, di quantità di interventi e di tempi brevi. È la rete che c'è all'interno di quest'ospedale che non ho mai trovato altrove: qui, in ogni reparto, conoscono ogni caso. Sei seguita in tutto, non ti senti mai sola".

Il Primario Roberto Dosio commenta che l'iniziativa è ammirevole, che testimonia quanto sia "ingiusto il destino che attende l'ospedale, che dal 2 gennaio sarà vuoto al 70%, nonostante 10 milioni di euro spesi per ristrutturarlo". Il professor Mauro Drogo, senologo, lamenta che difficilmente le altre strutture presenti sul territorio riusciranno ad assorbire le 700 pazienti in attesa di essere reindirizzate altrove.

Ricordiamo che il Valdese opera ogni anno con 7.000 interventi chirurgici, segue 4500 malati oncologici, effettua 800.000 prestazioni di laboratorio, 600 interventi per tumore al seno.