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Chiudono i consultori pubblici: mancano i soldi ed il personale |
Benessere - Articoli |
Scritto da Daniela Tombolelli Lunedì 20 Dicembre 2010 11:05 |
I consultori in Italia non bastano. Attualmente ce ne sono sparsi sul territorio circa 2000 quando ne servirebbero oltre 30000. E la tendenza è quella che li vede diminuire, invece di aumentare. Queste importantissime strutture territoriali, base del welfare e deputate alla cura psicofisica della persona e della famiglia, sono nate negli anni settanta con lo scopo di garantire assistenza gratuita al cittadino.
Al suo interno lavorano figure professionali come il ginecologo, l'assistente sociale, lo psicologo, il pediatra, l'ostetrica e l'infermiera. Negli anni sono stati il punto di riferimento di migliaia di donne e per le famiglie. Oggi queste strutture stanno chiudendo e quelle che rimangono attive, vedono diminuire la loro funzionalità grazie ai tagli delle figure professionali che operano al loro interno. Questo dato è emerso nell'ambito del convegno della SIGO (Società Italiana di Ostetricia e Ginecologia) nel quale viene denunciata, quale carenza più grave, la mancanza di personale: in particolare le figure che mancano sono quelle legate all'infanzia (pediatri, infermieri pediatrici). Altro problema è la carenza di strutture sul territorio nazionale. La regione più coperta è l'Emilia Romagna (204 consultori) mentre il fanalino di coda è il Molise (7 consultori). Secondo gli operatori il livello di assistenza prestato nelle strutture è comunque buono. In Toscana, ad esempio, il livello di assistenza e consulenza prestato ai giovani nell'ambito dell'educazione sessuale è altissimo. Non si tratta quindi di ridefinire queste strutture ma di incentivarle erogando fondi affinchè le finalità che, da 35 anni a questa parte vengono portate avanti dai consultori, possano essere espletate al meglio. Affinchè non spariscano, o peggio ancora diventino solo strutture fatiscenti ed inadeguate, i consultori hanno bisogno di fondi da parte dello Stato. Hanno rappresentato per anni un punto di ascolto e di assistenza per le donne e le loro famiglie. Il welfare inteso come servizio sul territorio è ancora l'unica strada praticabile affinchè in Italia ci sia assistenza per tutti: gratuita, pubblica ed adeguata. Fonte: LA REPUBBLICA.IT Approfondimenti: Sito web SIGO |
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