I magri hanno un "fiuto" particolare: riescono a riconoscere gli alimenti più grassi e, di conseguenza, ad assumere meno calorie: questa scoperta è stata fatta dai ricercatori della Deakin University di Melbourne ed è stata pubblicata sul British Journal of Nutrition.

Le persone di corporatura normale infatti avrebbero un particolare recettore in bocca capace di distinguere il sapore grasso e di evitarne l'assunzione, cosa che mancherebbe alle persone obese o semplicemente in sovrappeso.

Già in passato si era ipotizzato che alle persone grasse preferissero il sapore delle pietanze ipercaloriche, ma questa volta il ragionamento è stato fatto al contrario.

Gli studiosi hanno seguito 30 persone in un test che prevedeva l'assaggio di alcuni bicchieri di latte, dei quale una parte era stata arricchita di acidi grassi: alcune persone erano più abili di altre a riconoscere le bibite arricchite, e una successiva ricerca ha confermato l'ipotesi del collegamento diretto tra peso e questa facoltà.

La risposta negativa del recettore al sapore grasso, secondo la ricerca, inibirebbe il meccanismo dell'appetito, bloccandolo e segnalando che il pasto è finito.

Purtroppo l'alimentazione moderna, così ricca di grassi, potrebbe aver desensibilizzato il recettore posto sulla nostra lingua, scatenando quella che è l'epidemia di obesità scoppiata negli ultimi anni.