I dati dell'Osservatorio Nutrikid realizzato da Nestlé, in collaborazione con Fondazione ADI dimostrano che il periodo estivo avvicina le famiglie ad alcune buone pratiche alimentari, come ad esempio il consumo di frutta e verdura e l'assunzione maggiore di pesce che non sempre fa parte della dieta abituale soprattutto tra i bambini. 

 

Dai dati emerge anche che in Italia 6 bambini su 10 mangiano meno di 2 porzioni di pesce a settimana, con minor frequenza al Nord e in particolare tra i maschi. Il pesce è un alimento fondamentale per una crescita sana ed equilibrata e secondo uno studio dell'Università di Stoccolma su 3.200 bimbi, riportata dall'Osservatorio, chi mangia più pesce dal primo anno di vita e per i successivi sette sviluppa minori casi di malattie immunologiche. 

 

Un altro effetto favorevole dell'assunzione di pesce sta nella prevenzione dalle malattie allergiche. Anche per questo motivo è stata creata l'iniziativa "Food Coaching".

 

Nel sito ci sono, tra le altre cose,  alcuni consigli su come gestire al meglio l'alimentazione dell'intera famiglia. I primi 3 anni di vita sono fondamentali per la strutturazione dei gusti, delle abitudini alimentari e del rapporto con il cibo.

Le preferenze dei bambini per determinati cibi non sono innate e nemmeno immodificabili, secondo gli esperti. I pediatri dovrebbero vigilare sulle abitudini nutrizionali e fare in modo che i genitori sappiano che il comportamento alimentare è il risultato dell'esperienza e dell'apprendimento.

L'ambiente in cui  viene offerto il cibo ha un ruolo decisivo: i genitori devono evitare sia di usare il cibo come ricompensa, sia costringere i bambini a mangiare cibi sgraditi. Per aumentare il gradimento di nuovi cibi, un'offerta ripetuta in un contesto sociale favorevole può risultare molto efficace.

 

Approfondimenti: Sito dell'iniziativa Food Coaching