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La cronodieta: se pranzi prima dimagrisci di più |
Benessere - Alimentazione |
Scritto da Letizia Perugia Mercoledì 30 Gennaio 2013 12:03 |
Si ottengono migliori risultati, a parità di dieta, anticipando l'orario del pasto centrale, non conta solo cosa si mangia ma anche quando. Una nuova ricerca prova che l'orario in cui si consumano i pasti influisce sulla capacità di smaltirli.
Anticipare l'orario del pranzo, infatti, aiuterebbe a riconquistare la linea in modo più rapido. Un piatto di pasta mangiato a mezzogiorno fa ingrassare di meno di uno consumato alle 15 del pomeriggio. Una pizza in tarda serata si deposita sul punto vita più di una mangiata nel pomeriggio. A parità di dieta, chi pranza tardi dimagrisce meno di chi mangia presto. Sono stati fatti una serie di studi sull'argomento, l'ultimo dei quali pubblicato sul Journal of Obesity, e condotto da due team di ricercatori, uno del Brigham and Women's Hospital di Boston e uno dell'Università di Murcia. Gli scienziati hanno svolto i test nell'ambito di un trattamento di 20 settimane per la perdita di peso condotto in Spagna su 420 pazienti sovrappeso. Tutti hanno seguito un identico programma di dimagrimento. Il campione è stato diviso in due gruppi: uno consumava il pranzo prima delle 15 e l'altro dopo. A pranzo, consumavano il 40% delle calorie giornaliere. Coloro che mangiavano più tardi tendevano a perdere meno peso, a parità di altri fattori, rispetto agli altri. I primi avevano anche una ridotta sensibilità all'insulina, una condizione svantaggiosa che mette a rischio di ammalarsi di diabete. I pasti più piccoli non hanno fatto registrare grandi differenze, tuttavia chi mangia molto tardi tende a fare una colazione meno abbondante o saltarla del tutto (cattivissima abitudine se si vuole mantenere un'alimentazione equilibrata). Già da tempo alcuni nutrizionisti sostengono l'importanza degli orari in cui si consumano i pasti, legando a momenti del giorno diversi a funzioni metaboliche diverse. Esiste quella che si definisce cronodieta, ossia un regime dimagrante che considera cosa mangiare e quando. La cronodieta è una sorta di dieta dissociata (in cui non si abbinano certi alimenti perché considerati in conflitto) . La dieta in questione si fa in base agli orari: i carboidrati si dovrebbero assumere solo la mattina e a pranzo, quando l'efficacia digestiva è al massimo. Le proteine (come carne e pesce) invece vanno consumate la sera, evitando pasti abbondanti perché a quest'ora la funzione metabolica diminuisce. La colazione è molto importante e va consumata entro le 10 del mattino, e deve essere molto ricca perché si trasforma in energia pura. Secondo questo regime, la frutta va consumata solo come spuntino a sé stante e quella molto zuccherina (uva, fichi, banane) va sempre mangiata entro l'ora di pranzo. La merenda deve consistere in latticini, dallo yogurt al formaggio fresco. La cronodieta si basa sui principi della cronobiologia: la scienza che studia i ritmi biologici formulata da de medici italiani, Mauro Todisco e Paolo Marconi. Questi hanno studiato come l'assimilazione di nutrienti e le variazioni metaboliche dipendano da precise funzioni ormonali. Ci sono ormoni che favoriscono l'accumulo di grasso, altri di massa muscolare, altri che smaltiscono le due cose, ed ecco che sapendo come nell'arco della giornata varia la produzione di questi ormoni si può calibrare l'assunzione dei cibi. Le variazioni possono avvenire diversamente tra un individuo e l'altro, proprio per questo nelle diete cosi specifiche è meglio farsi seguire da uno specialista. |
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