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Attenzione alle intossicazioni da pesce crudo e funghi |
Benessere - Alimentazione |
Scritto da Angela Messina Giovedì 05 Luglio 2012 11:24 |
Sebbene i prodotti alimentari italiani siano sicuri, è bene che i consumatori usino qualche accorgimento in più, per evitare intossicazioni alimentari; diffidare innanzitutto di pesce crudo e funghi, in particolare di questi ultimi, i cui rischi sono ancora sottovalutati.
Il Ministero della Salute ha presentato una guida alla prevenzione delle intossicazioni dei funghi, per rimarcare come ogni anno vi siano un migliaio di casi di intossicazione. Il manuale, con la collaborazione, oltre che del ministero, anche del Centro Antiveleni di Milano e dell'Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna, elargisce alcune regole per evitare brutte sorprese. Se una trattoria si serve da un coltivatore, è bene chiedere comunque la provenienza, perché, sottolineano gli esperti, di funghi si muore oggi come in passato. Si consiglia in ogni caso un consumo moderato. Non sempre i sintomi sono a breve latenza, possono verificarsi anche dopo oltre 20 ore. Tra i consigli anche quello di sbollentare i funghi prima del congelamento e consumarli entro 6 mesi, naturalmente ben cotti e in perfetto stato di conservazione. E attenzione ai funghi sott'olio dove si può sviluppare la tossina botulinica. I sintomi da intossicazioni da funghi tossici spesso vengono scambiati per sindromi influenzali e come tali vengono trattate, con un pericoloso ritardo nella impostazione della terapia adeguata. Pertanto si consiglia ai consumatori di non consumare funghi se prima non sono stati controllati da un micologo o se non si è certi della loro commestibilità; di consumare solo funghi ben cotti; di non far consumare funghi a bambini, a donne in stato di gravidanza e a persone affette da particolari patologie; in caso di comparsa di sintomi quali dolori addominali, vomito e diarrea o altra sintomatologia, dopo aver consumato funghi, contattare tempestivamente il medico di base o il pronto soccorso o un Centro Antiveleni (CAV); se ci si reca al Pronto Soccorso per comparsa di vomito, diarrea o altra sintomatologia dopo il consumo di funghi non controllati, portare con sé eventuali resti di funghi cotti, crudi o residui di pulizia. Anche il pesce crudo, che piace molto e non solo d’estate, è a rischio salmonella, ma non solo, infatti è necessario ricordare che i maggiori rischi per la salute possono derivare da possibili infestazioni da larve di Anisakis. È necessario quindi che, prima di essere mangiato crudo, il pesce sia conservato correttamente e sottoposto al trattamento del freddo a -20 gradi per almeno 24 ore. Dal ministero della Salute anche dei piccoli fascicoli, dedicati ai bambini, in cui si spiega perché prodotti come latte, miele, uova, carne e pesce siano sicuri. Attraverso il linguaggio dei fumetti si ricostruisce a ritroso tutta la catena di controlli e verifiche dell'alimento. |
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