Uno studio dell'università di Harvard, pubblicato sul "Journal of the National Cancer Institute" , afferma che gli uomini che bevono un certo numero di tazzine di affè al giorno, vedono calare addirittura fino al 60% il rischio di sviluppare il cancro alla prostata: queste affermazioni sono ancora tutte da verificare, in quanto la comunità scientifica ha dei seri dubbi su questo.

Ma nei particolari come funzionerebbe questo processo? Ma soprattutto quante tazzine di caffè al giorno bisognerebbe consumare? Pare che bere almeno tre tazzine di caffè al giorno vedrebbe calare il rischio di ammalarsi di cancro alla prostata del 30%, mentre chi ne consuma almeno 6 o pi tazzine vedrebbe questa percentuale salire al 60%.

Questa indagine però è stata fatta negli Stati Uniti, quindi per tazzine si intendono le tazze da caffè che usano loro, per intenderci, più o meno quelle italiane da cappuccino: verrebbe da pensare che la caffeina abbia questo benefico effetto sulla prostata maschile e invece non è così!

L'effetto anticancro sarebbe dato dagli antiossidanti e ad altri agenti chimici presenti nel caffè, che influendo sul modo in cui il corpo riceve gli zuccheri e sui livelli degli ormoni sessuali, limiterebbero il rischio di sviluppare questo tipo di cancro, in quanto questi due fattori sono entrambi collegati allo sviluppo di questa malattia alla prostata.

Questa ricerca ha coinvolto 45 mila uomini americani che hanno riportato il loro consumo di caffè tra il 1986 e il 2006: secondo gli autori, sono comunque ancora pochi i dati in possesso per dare la certezza che il caffè dia davvero questi effetti anticancro e quindi indispensabile continuare lo studio su una scala ancora più ampia.