Ogni mese il 90% delle donne in età fertile affronta i sintomi legati alla sindrome premestruale. Il particolare assetto ormonale nei giorni che precedono il mestruo si manifesta con sintomi molto fastidiosi: mal di testa, dolori articolari, dolori addominali, stitichezza, irritabilità.

Uno studio pubblicato sull' American journal of clinical nutrition, condotto presso l'università del Massachusetts, mette in evidenza che per attenuare i sintomi legati alla sindrome premestruale è utilissimo assumere cibi ricchi di vitamina B. La Tiamina(b1) e la riboflavina(B2), contenute in moltissimi alimenti presenti sulle nostre tavole, proteggono da un disturbo che, per alcune donne, è veramente invalidante.

Ecco alcuni cibi che contengono le preziose vitamine: cereali integrali, legumi, noci (tiamina); Latte, uova, carne e verdure verdi (riboflavina).


La salute, anche in questo caso, comincia dalle sane abitudini alimentari. La cosa interessante che emerge dallo studio condotto dalla dottoressa Patricia O. Chocano-Bedoya è che non basterebbero gli integratori di vitamina B a preservarci dalla fastidiosa sindrome ma l'assunzione delle vitamine dovrebbe passare attraverso il cibo che consumiamo tutti i giorni.

Possono mettersi l'anima in pace le patite degli integratori alimentari: niente pasticche, l'insalata o la ciotola di cereali e yogurt bisogna proprio metterli in tavola se si vuole dire addio a ritenzione idrica e mal di testa nella settimana che precede le mestruazioni.

Delle 3 mila donne seguite dalla ricercatrice durante la durata dello studio (10 anni) il 35% ha trovato beneficio dalla sindrome premestruale assumendo cibi ricchi di riboflavina e tiamina. Le due sostanze sono legate ai mediatori della serotonina e dopamina neurotrasmettitori in grado di modulare la sindrome premestruale.

Fonte: IAMM