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Capodanno tra spumante italiano e tradizioni gastronomiche |
Benessere - Alimentazione |
Scritto da Maria Ida Longo Venerdì 31 Dicembre 2010 14:30 |
Mancano ormai poche ore all'inizio del nuovo anno: meno 3, 2, 1, e con gli il grido di auguri si stapperà lo spumante e come stima la Coldiretti il brindisi con le bottiglie Made in Italy è preferito nel nostro paese in ben il 98 per cento dei casi; con lo scoccare della mezzanotte saliranno a ottanta milioni le bottiglie di spumante italiano stappate durante le festività.
Con un totale di 380 milioni di bottiglie prodotte, superiore ai 370 milioni della Francia, l'Italia nel 2010 ha conquistato il titolo di primo produttore mondiale di vini frizzanti: in occasione delle festività natalizie, vengono stappate quasi quattro bottiglie di spumante italiano su dieci, per un totale di circa 150 milioni di bottiglie delle quali 80 milioni in Italia e 70 milioni all'estero. Impossibile rinunciare allo spumante, soprattutto per il cenone di Capodanno, per il quale gli italiani spenderanno a tavola circa 2,7 miliardi di euro nelle case o fuori nei ristoranti, negli agriturismi e nei locali appositamente allestiti. A fare da padrone su tutte le tavole, oltre lo spumante, possiamo trovare anche i piatti della tradizione con circa 5 milioni di chili tra cotechini e zamponi serviti con oltre un milione di chili di lenticchie, perché si sa che questo legume a Capodanno porta fortuna e soldi. E lenticchie particolarmente ricercate sono: quelle Castelluccio di Norcia IGP ma anche quelle inserite nell'elenco delle specialità tradizionali nazionali come, le lenticchie di S.Stefano di Sessano (Abruzzo), di Valle agricola (Campania), di Onano, Rascino e Ventotene (Lazio), molisane (Molise), di Villalba e Ustica (Sicilia) o le altre umbre. Ma non dimentichiamo le tradizioni regionali: in Emilia Romagna sulla tavola non possono mancare i tortellini , in Lombardia i risotti, in Piemonte gli agnolotti, in Sardegna i classici gnocchetti, mentre nella maggior parte del Mezzogiorno gli spaghetti sono gettonatissimi. Inoltre, è assolutamente da segnalare il gran ritorno della polenta, con carne al sugo, formaggi, funghi e verdure , cacciagione e in Veneto, per Capodanno rigorosamente rigorosamente con il baccalà. Il cenone è un gran momento di festa, in casa, al ristorante, ma quest'anno soprattutto in agriturismo: la tranquillità della campagna, la scoperta della natura e il cibo genuino hanno rapito tutti, soprattutto i giovani che a quanto pare non si lasciano più affascinare troppo da piazze affollate e chiassose e discoteche alla moda. Fonte: AGI |
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