Stiamo qui a parlarvi dell'ennesimo studio condotto sulla dieta, argomento veramente ambito dai ricercatori di tutto il mondo, ma in questo caso trattato davvero in modo originale. La scoperta in questione ci lascia un po' scettici, ma come si dice: provare per credere e in questo caso non costa neanche niente, anzi!

Sembra infatti che avere fantasie alimentari, ossia immaginare di mangiare piatti prelibati e anche vietati nelle comuni diete dimagranti come cioccolato, dolci, piattoni di ogni ben di dio, aiuterebbe a perdere peso. Immaginare di consumare quantità elevate di determinati cibi può aiutare anche a sentirsi sazi e a diminuire le dosi nel momento vero e proprio del pasto.

Lo studio, per gli increduli, è stato pubblicato su Science ed è stato condotto da Carey Morewedge negli USA.

Il risultato? Una dieta di fantasia, dove l'immaginazione ne fa da padrona. Il segreto è quello di non vivere la dieta come privazione, girando lo sguardo davanti ai nostri piatti preferiti, anzi! Bisogna addirittura soffermare lo sguardo sui piatti più "hot" delle diete e immaginare di mangiarli dall'inizio alla fine.

in questo modo, avendo immaginato già di mangiare, una volta davanti al cibo vero e proprio dovremmo sentirci un po' frenati dal consumarne grandi quantità. Infatti, è vero che trovarsi di fronte al profumo o alla vista di un piatto succulento ci può far venire voglia di mangiare, ma è altrettanto vero che in genere il gusto protratto nel tempo, il cibo mangiato di continuo, porta alla stanchezza verso quel sapore e al minor desiderio di consumare sempre lo stesso cibo.

Questo come vediamo avvenire davanti a qualsiasi cibo, dopo averne mangiato una quantità variabile da individuo a individuo si arriva sempre a un punto in cui il desiderio di mangiarlo diminuisce sempre più, fino a scomparire del tutto. Questo il punto di partenza dello studio, che ha verificato che questa sensazione si raggiunge anche semplicemente con l'immaginazione.

Sarebbe curioso sapere la vostra idea su questo argomento, magari dopo aver provato questa teoria! Vi aspettiamo su Facebook!